L’annusatrice di libri recensione

Titolo: L’annusatrice di libri
Autrice: Desy Icardi
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2019

La pentalogia sensoriale prosegue con:
La ragazza con la macchina da scrivere
La biblioteca dei sussurri
La fotografa degli spiriti
La pasticciera di mezzanotte

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Solitamente accade che, quando di un libro se ne parla troppo e se ne decantano troppo i meriti, io quasi mi indispongo memore di precedenti esperienze che mi hanno insegnato a diffidare dai proclami troppo entusiasti.

Ah, eccoci – mi dirai – un altro di quei libri tanto acclamati che poi alla fine non rispecchiano le aspettative…

No, in questo caso no.

L’annusatrice di libri è stato sì osannato e, sì, le mie aspettative erano davvero molto (molto) alte, ma è davvero uno di quei libri che le lodi se le merita tutte.

Protagonista della storia è Adelina, una ragazzina che se ne va a stare dalla zia Amalia, vedova e parecchio taccagna, per frequentare una scuola per signorine nella città: Torino.

E mentre Adelina scoprirà d’aver acquisito un dono speciale (che, vista la velocità che le garantisce non disegnerei nemmeno io, ovvero leggere i libri con l’olfatto) anche zia Amalia ha le sue cose da dire e non tutte la ritraggono come la spilorcia e un po’ bigotta che è adesso (anzi!).

Piccola nota su Amalia: ho adorato la sua “saggezza” figlia dell’esperienza pratica e – lo so, suona strano a dirsi – dell’ignoranza.

Al loro fianco, altri quattro o cinque personaggi (un avvocato, un reverendo, un notaio, ect.) che concorrono a far ruotare la storia in modo così curato da non annoiare mai (e non permettere al lettore di staccarsene: l’ho finito in tre giorni e solo perché uno non sono riuscita a fermarmi un momento per leggere).

Quindi, che altro dire?

La storia è dolce, armoniosa e originale (siamo tutti annusatori di libri, ma chi in modo così peculiare?); i personaggi sono di spessore, hanno una loro storia, un loro passato, le loro mire, incomprensioni, sentimenti, pregi, ignoranze e mancanze, piani e programmi.

E l’ironia e il ritmo con i quali la Icardi traccia trama e caratteri sono davvero perfetti.

Un inno ai libri e all’amore per la lettura, ma non solo.

Consigliato a chi non può nascondere di aver infilato almeno una volta il naso tra le pagine di un libro e aver aspirato ben bene e a chi è cerca di un po’ di magia.

Qui puoi leggere la mia chiacchierata con l’autrice in occasione del Salone del Libro 2019.

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