La ragazza con la macchina da scrivere

Titolo: La ragazza con la macchina da scrivere
Autrice: Desy Icardi
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2020

La pentalogia sensoriale prosegue con:
L’annusatrice di libri
La biblioteca dei sussurri
La fotografa degli spiriti
La pasticciera di mezzanotte

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Dopo L’annusatrice di libri e la tenera storia di Adelina e del suo mitico olfatto, Desy Icardi torna in libreria regalandoci questa volta una storia che parla di olfatto e scrittura (un parallelismo – quello tra questi due romanzi – che, vi confesso, mi ha entusiasmata fin da quando ho saputo che l’autrice aveva in ballo questo nuovo progetto!).

Dalia è un’anziana signora con un passato da recuperare a causa di un ictus. Praticamente non solo si sono cancellati gli ultimi due mesi, ma sono svaniti anche importanti ricordi del suo passato.

E senza ricordi è difficile definire se stessi.

Ma ci sono ancora speranze per la nostra Dalia: infatti, il contatto con i tasti della sua Olivetti rossa le consentirà di sbloccare i ricordi e recuperare la sua storia.

Se nel precedente libro il rapporto era tra olfatto e lettura, con La ragazza con la macchina da scrivere ci confronteremo con il binomio tatto/scrittura.

Sì, ritorneranno vecchie glorie già incontrante ne L’annusatrice di libri; alcuni avranno un ruolo super-attivo, altri invece giusto un riferimento (e, in entrambi i casi, è un’attenzione nella costruzione del suo mondo che ho davvero apprezzato da parte dell’autrice).

Ma no, potete andare tranquilli: i due libri si leggono benissimo da soli, hanno due storie che, per certi versi, s’intrecciano, ma non sono l’una la conseguenza dell’altra (anche se io vi consiglierei di partire comunque con L’annusatrice di libri per non perdere nemmeno un riferimento ai personaggi; ripeto se già non si era capito, è un dettaglio che ho davvero apprezzato moltissimo).

Insomma, confermo quanto avevo già avuto modo di dire: lo stile narrativo di Desy è trascinante, avvolgente e ironico.

I suoi personaggi sono affascinanti, completi. Okay, magari qualcuno è un po’ più caricaturale di altri ma ognuno, solo in pochissime battute, si ritrova già con il proprio spessore e il proprio angolo di mondo ben delineato.

La storia è incalzante, anche se prevedibile; ma non per questo si tratta di evoluzioni banali o fastidiose, anzi!

Per me, Desy Icardi ha fatto centro anche questa volta!

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