Titolo originale: Arv og miljø
Autrice: Vigdis Hjorth
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2016
Titolo in Italia: Eredità
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Trad. di: Margherita Podestà Heir
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
Ho appena finito di leggere Eredità e… non è facile dare un’opinione con distacco su questo romanzo…
… perché la storia sembra quasi poco interessante all’inizio; insomma chiacchiere su di un’eredità, sulle antipatie e le gelosie tra quattro fratelli (tre femmine e un maschio) che, in modo diverso, si sono contesi l’affetto dei genitori o ne hanno subito l’indifferenza.
Ma poi la storia esplode e colpisce come un pugno… dritto allo stomaco.
Da lì è impossibile lasciare questo libro.
Perché dietro a un’eredità, dietro alla vendita delle case, dietro ai soldi così guadagnati c’è la storia di una famiglia, ci sono i rapporti tra i vari membri, ci sono le incomprensioni, ci sono le verità e le bugie e ci sono anni e anni di storie condivise e storie nascoste.
La narrazione, che oscilla tra presente e passato (all’inizio un po’ sfasano questi salti temporali, ma si capisce in fretta come funzionano), segue il punto di vista dalla figlia maggiore, Bergljot, la prima a voler chiudere i rapporti con la famiglia.
Poi viene Bård, l’unico fratello, anche lui allontanatosi dalla famiglia ma più battagliero sulla questione eredità.
Infine, Astrid e Åsa la cui visione familiare è molto diversa da quella dei fratelli maggiori; sono loro due, infatti, a continuare i rapporti con gli anziani genitori e, non a caso, saranno loro a ricevere maggiori vantaggi dall’eredità.
Eredità è un romanzo forte e importante; è un romanzo sui sentimenti, sul buio che si nasconde nell’animo umano; sulle incomprensioni e sul perdono…
… anche se, a volte, ci sono cose che non possono essere perdonate.
L’ultima cosa che vorrei dire è che non è un romanzo per tutti; a me è piaciuto molto ma è una storia molto concentrata sui sentimenti e sui punti di vista, sul voler preferire le apparenze alla verità.
