La grazia dei re

Titolo originale: The grace of the kings
Autore: Ken Liu
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2015
Titolo in Italia: La grazia dei re
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Trad. di: Andrea Cassini

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

L’egemonia ha i suoi lati positivi, ma nasconde anche malesseri e malumori.

Dopo ventitré anni di dominio, l’impero di Mapidéré inizia a mostrare parecchi segnali di cedimento.

I malcontenti sono numerosi anche perché, con le sue guerre volte a unificare i vari regni, l’imperatore si è lasciato alle spalle un bel numero di orfani vendicativi e anche tra gli stessi membri della sua corte serpeggia un certo astio.

Pure gli dei non sembrano essere molto in buona…

Insomma nel gioco per il dominio, entreranno in campo svariati attori: dal perditempo (Kuni Garu) al figlio del nobile decaduto proprio in seguito alla presa di potere di Mapidéré (Mata Zyndu).

Ognuno con una storia alle spalle e un futuro da affrontare…

Vincitore dei premi Hugo, Nebula e World Fanart, La grazia dei re è una saga che mi ha incuriosita molto già all’annuncio della sua uscita.

Insomma la caduta di un impero, la nascita di un altro, i giochi di potere, la guerra per il trono e qualche elemento fantasy… affascinante no?

Be’, per quanto sia giusto ammettere che il progetto è indubbiamente vasto e complesso (tanto di cappello a Ken Liu per aver lavorato a lungo su un mondo molto articolato) purtroppo ci sono alcune cose che hanno stonato.

A partire, in realtà, dal problema principale che ha guastato la mia lettura… cioè, in una parola, troppo:

  • si parte a seguire i due personaggi principali con troppo anticipo e ci si stufa troppo presto (e nonostante tutto si fa fatica ad affezionarsi; troppi dettagli senza alcune emozione);
  • a loro vengono affiancanti troppi personaggi con troppe poche caratteristiche peculiari tali da poterli agilmente distingue l’uno dall’altro (se non in base al ruolo che ricoprono);
  • ci sono troppe battaglie e scontri e poi di nuovo scontri e battaglie;
  • ci si dilunga davvero troppo.

Gli elementi fantasy sono meno di quelli che mi sarei immaginata e consistono essenzialmente in qualche breve siparietto da parte di un manipolo di divinità che – ma non si capisce del tutto – interferisce – ma forse anche no – nella vita dei personaggi prendendo in simpatia qualcuno.

La storia è una carrellata di battaglie ed è difficile affezionarsi ai personaggi a causa di uno stile troppo distante che non rende molto partecipe della vicenda.

Insomma… un peccato davvero perché si vede che dietro all’imponente world building c’è un profondo studio e un grosso impegno.

Tuttavia lo sforzo della costruzione dell’ambientazione non è sufficiente – almeno non per me – a colmare una storia che si trascina con un certa lentezza e che, alla fine, annoia.

Credo comunque che La grazia dei re sia una storia che potrebbe appassionare molto chi apprezza strategie e battaglie. Amanti di Sun Tsu fatevi sotto quindi! XD


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