Titolo: Reina Roja
Autore: Juan Gómez-Jurado
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2018
Titolo in Italia: Regina rossa
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Elisa Tramontin
Pagine: 438
Seguito da:
– Lupa nera;
– Re bianco.
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
L’ispettore Jon Gutiérrez non potrebbe essere più incasinato di così: per aiutare una giovane prostituta a liberarsi del suo pappone, Jon ha introdotto nell’auto del suddetto protettore droga sufficiente per sbatterlo subito in prigione.
Ma… ciò che non sa è che la giovane prostituta l’ha tradito e il filmato del poliziotto che incastra un “pover’uomo” gira adesso su Internet.
La vita e la carriera di Jon sono distrutte.
Ma forse c’è una speranza…
Un uomo, che si fa chiamare Mentor, gli propone di ripulire il suo curriculum se Jon fa una cosa semplicissima: chiedere ad Antonia Scott di salire in macchina con lui verso un posto sconosciuto.
Ok, la proposta potrebbe sembrare sospetta ma il misterioso Mentor è in realtà a capo della divisione spagnola di Regina Rossa: un programma super-segretissmo volto alla cattura di criminali di alto profilo in Europa.
E che ci vuole?, si dice Jon.
Be’… non ha ancora incontrato Antonia, una donna che pur non avendo un distintivo o alcuna preparazione criminologica specifica, ha contribuito a casi importantissimi salvando numerose vite.
Regina rossa è il primo di un’acclamata trilogia che, in Spagna, domina le classifiche da anni.
Il ritmo serrato e un duo di protagonisti ognuno con i proprio drammi personali da risolvere giocano sicuramente a favore della storia ma…
… la sensazione – da lettrice abbastanza accanita di thriller – è che si giri ormai (e non è solo un “problema” di Gómez-Jurado) sugli stessi punti: protagonisti troppo intelligenti per essere compresi dall’uomo medio che viene loro affiancato come balia/sostegno psicologico; un colpevole deviato dalla società/famiglia/ingiustizia/un mix delle precedenti; inseguimenti/corse contro il tempo/ostruzionismo da parte delle altre forze istituzionali in campo et similia…
Per carità Regina rossa si legge bene, scorre leggero, coinvolge (magari non proprio in tutto e per tutto, ma confesso che mi sono affezionata all’ispettore Gutiérrez) nonostante qualche evoluzione o sviluppo della trama possa risultare magari un po’ forzato.
Tuttavia l’effetto derà-vù (soprattutto per un veterano del genere) è davvero dietro l’angolo.
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