In alto e al gelo. Storie di fisiologia estrema e di esplorazioni

in alto e al gelo

Titolo originale: Higher and colder. A history of extreme physiology and exploration
Autore: Vanessa Heggie
Genere: Saggio
Anno di pubblicazione: 2019
Titolo in Italia: In alto e al gelo. Storie di fisiologia estrema e di esplorazioni
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Daria Cavallini
Pagine: 366

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

recensione a cura di Jack Aubrey

Per secoli l’uomo si è spinto sempre oltre, verso l’ignoto in alto al gelo come in basso e al caldo.

In alto e al gelo racconta gli eroi noti e meno noti, chiunque abbia aiutato scientificamente gli scalatori dei tre “poli” (Polo Nord, Sud e Everest) e, in generale, delle zone con i climi più estremi e le altezze più elevate.

Infatti per ogni Reinhold Messner c’è un Kåre Rodahl; non altrettanto famoso, ma anche il suo aiuto contribuì alle ricerche sull’alpinismo e l’esplorazione.

In alto e al gelo rende quindi giustizia anche alle persone “dietro” ai grandi scienziati ed esploratori; persone che, ahimè, furono ridotte a un mero piè di pagina discriminate per l’etnia o il genere.

Infatti se, a onor del vero, anche Kåre è comunque conosciuto nell’ambiente scientifico come massimo esperto grazie ai suoi studi sugli eschimesi, lo stesso non può dirsi di sua moglie Joan esclusa dagli studi in questione nonostante il suo fondamentale aiuto nella ricerca.

Ma In alto e al gelo si parla non solo di esplorazioni ma anche di ricerca.

Infatti Vanessa Heggie ci illustrerà sia le ricerche effettuate per testare la resistenza e i limiti del fisico di coloro che conquistarono i tre poli sia le ricerche sui geni e sulla cultura delle popolazioni artiche, andine e molte altre.

Avremo anche l’opportunità di riflettere sull’etica dell’utilizzo delle ricerche fatte in una delle epoche più buie della storia umana, il Nazismo e i loro mortali studi sull’ipotermia condotti nei campi di sterminio (includendo anche uno scienziato nazista che si salvò a causa di Paperclip).

In alto e al gelo ci porterà dai deserti più freddi a quelli più caldi, passando attraverso miniere a oltre tremila metri di profondità fino ad arrivare in cima all’Everest.

L’esposizione dei fatti è impeccabile e tanti aneddoti rendono la lettura veloce, simpatica e estremamente interessante.

Vanessa Heggie riesce, grazie a una esposizione chiara (anche se sempre lineare), a scrivere un grandissimo libro che descrive e istruisce sul percorso che dalla conoscenza di zone con temperature estremamente fredde o latitudini elevate portò a studi che aiutarono la selezione degli astronauti NASA.

Inoltre piccoli estratti dei pensieri degli scienziati e le varie foto riescono a immedesimarci negli esploratori e scienziati, nelle loro fatiche e nei loro dolori, nelle loro vittorie e nelle loro sconfitte.

Quindi se cerchi un ottimo libro che parli di scienziati o montagne o esploratori, beh hai trovato il libro che stavi cercando!

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