Il dizionario delle emozioni recensione

Titolo: Il dizionario delle emozioni
Autrice: Elle Caruso
Genere: Romantico
Anno di pubblicazione: 2017

– Ho ricevuto una copia di questo libro in cambio di un’onesta recensione –

È stato un attimo di pura adrenalina, un pizzico di follia e uno spruzzo di profonda gelosia che ha fatto esplodere il cavaliere-senza-macchia nascosto in Eric; pronto a spaccarsi le nocche contro il viso di uno sconosciuto pur di difendere una altrettanto sconosciuta pulzella… al cospetto della sua storica ex fidanzata senza cuore che lo ha abbandonato poco tempo prima.

Oltre a darsi del cretino, c’è solo un’altra cosa da fare: andare al pronto soccorso.

Ed è qui che Eric incontra Rose, una giovane specializzanda in chirurgia, pronta a riaccomodargli la mano, deriderlo meritatamente e, per una serie di fortunati eventi, offrirsi di accompagnarlo a casa.

Ma qui le cose prendono una piega inaspettata: la giovane donna tenta un approccio con quello che crede essere solo l’ennesimo bellimbusto, il quale tuttavia la rimbalza alla grande.

Entrambi, però, si attirano e si respingono come i poli di una calamita.
Entrambi, però, hanno una vita a dir poco ingarbugliata.
E forse… forse non è semplicemente il loro momento per stare insieme… ma l’amore può aspettare?

Rose ed Eric.

Lui ha l’anima spaccata in due (e un passato complesso alle spalle): da una parte, l’amore per l’arte e, in particolare, la pittura; dall’altra il bisogno di boxare su di un ring come il padre ex pugile.
Le due nature sembrano, tuttavia, inconciliabili e, al momento, complice anche lo zampino di Valerie (la ex) l’arte pare aver prevalso… non senza conseguenze.

Lei è spaccata quasi peggio di lui, ma il suo disagio è dato dall’essere un’analfabeta emotiva. Alessitimia si chiama questo disturbo che pone Rose nella difficoltà insormontabile di riconoscere e interpretare correttamente i propri e altrui sentimenti.
La sua soluzione, al momento, è quella di abbandonarsi a incontri occasionali, l’unico brivido che le permetta ancora di non sentirsi un automa.

I due protagonisti sono giovani e sono incasinati, ma sono pronti a rimboccarsi le mani e a salvarsi prima che il precipizio sia troppo vicino per ingranare la retromarcia.

Con uno stile personale, scorrevole e fresco, l’autrice ci accompagna alla lenta e complessa scoperta delle emozioni.

La storia s’incardina sul classico polo lui/lei da perfetto romanzo romantico e con tutte quelle dinamiche tipiche del genere, ma i protagonisti si dimostrano una rivelazione per la carica con cui cercano di salvarsi da soli e rabberciare i pezzi di una vita in rovina.

C’è qualche piccolo angolo da smussare, ma la lettura risulta molto piacevole.


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