Dopo un approfondimento sul prezzo dei libri, avevamo compreso come sulla cifra finale che compare in copertina concorressero alcune percentuali per autore ed editore.
Accanto a queste due figure avevamo “conosciuto” anche altri due importantissimi ruoli: quello del libraio e quello – forse meno conosciuto – del distributore.
Dal momento che, nella filiera del libro, il suo apporto incide per un buon 50% sul prezzo finale (secondo altre stime si arriva anche al 65%), vorrei soffermarmi un attimo su questa figura: il distributore di libri.
Innanzitutto, chi è e cosa fa il distributore?
Ammetto che la sua esistenza mi era sconosciuta fino a poco tempo fa.
Come semplice lettrice non mi sono sinceramente mai preoccupata di come i libri finissero sugli scaffali delle librerie (o nei supermercati, fiere, edicole, ect.): voglio dire… sarà opera di un libroso corriere.
Né mi sono mai interrogata sul perché di alcuni libri fosse più facile reperirne le copie mentre di altri sembrava trattarsi di una missione impossibile.
La soluzione, però, è presto data: il merito – o la colpa – va al distributore.
Il quale può essere diretto, nel caso in cui la casa editrice distribuisca da sola i suoi libri (ad esempio, Mondadori, GeMS, Feltrinelli…) oppure indiretto nel caso in cui la gestione sia affidata a un società terza rispetto all’editore.
Messaggerie S.p.A. è uno dei più grandi (insieme a Mondadori) distributori di libri in Italia, essendo la società indissolubilmente legata al gruppo Mauri Spagnol (per citarne solo alcune del gruppo: Longanesi, Guanda, TEA, Corbaccio, Chiarelettere, Garzanti, Nord, Salani, Ponte alle Grazie, Bollati Boringhieri…).
Nel 2014/2015, Messaggerie e Pde (cioè il gruppo Feltrinelli) si sono fuse insieme, creando un gigantesco polo di distribuzione (il precedente accordo con Giunti è saltato; e adesso Giunti si affida ad Amazon).
Insomma, sarà il caso che mi fermi qui con gli intrecci che è pure peggio di Beautiful.
Il punto è che il distributore – come suggerirebbe il nome – non è solo chi distribuisce il libro portandolo fisicamente nei vari centri di vendita. Per intenderci: il distributore non è un semplice corriere libroso… almeno non solo.
Il distributore – in questo caso detto agente – è anche colui che indica, consiglia l’acquisto di un determinato libro a discapito di un altro; suggerisce una stima di copie utili per la vendita e assicura ai centri vendita interessati locandine, espositori ect.
Ovviamente, non tutti i distributori sono agenti e non tutti gli agenti sono distributori.
Eh, lo so… il mondo dell’editoria è molto più complesso e sfaccettato di quel che appare in superficie.
E il discorso si complica ancora di più se inseriamo la questione del reso e le piccole librerie indipendenti (ma magari ne parliamo in una prossima puntata… sembra di aprire una matrioska!).
Per concludere, però, almeno il discorso sul distributore e il prezzo dei libri.
Il distributore acquista i libri dalla casa editrice con uno sconto che va dal 50% al 65% (a seconda delle stime). Quindi, li propone al libraio con uno sconto che generalmente si aggira attorno al 30%, guadagnando fino al 35% sul prezzo di copertina.
Va considerato, inoltre, che
il distributore paga i libri solo dopo averli venduti, riservandosi il diritto di renderli quando vuole (a volte anche rovinati); quindi dalla stampa del libro all’incasso delle vendite, le case editrici possono dover attendere 6 mesi!
[Fonte: Rapsodiaedizioni.com]
Riferimenti:
- Distribuzione libraria: come funziona?, di Bottega editoriale, Direfarescrivere Mensili di cultura e scrittura;
- Distribuzione libraria: come funziona?, di Flora Albarano, Sololibri.net;
- Il problema della distribuzione libraria, Rapsodia edizioni.
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