Arto Paasilinna: Il libro della lepre e Piccoli suicidi tra amici

Dall’incontro con Valerio Millefoglie, è uscito un quadro molto interessante di Arto Paasilinna: uomo peculiare, scrittore appassionato e umoristico, storie ai confini di un mondo che spingono alla critica e impongono la riflessione, un’influenza sui propri lettori impressionante.

Su Instagram ti ho già parlato – quindi aggiungo davvero poco sennò poi divento molesta >.< perdono! – di quello che è sicuramente il suo romanzo più conosciuto: L’anno della lepre, pubblicato nel 1975 e diventato in brevissimo un successo.

Tradotto, infatti, in 29 lingue L’anno della lepre è stato incluso, nel 1994, nel catalogo UNESCO dei libri più rappresentativi, che si propone di traduttore i capolavori della letteratura mondiale.

E, nel memorial tour, è stato sicuramente uno dei testi più citati dai lettori per l’influenza esercitata nella propria esistenza.

In breve – giuro! – la storia parla di un giornalista che, terminato un servizio in città, investe sulla strada di ritorno una lepre. La bestiola, acciaccata e ovviamente ferita, fugge nel bosco; il giornalista la insegue e nasce una sorta di into the wild, in cui tutti (moglie, parenti, amici) danno per scontato che il giornalista sia uscito di testa. Lui, invece, non potrebbe essere più felice di così.

L’altro libro cui vorrei accennare – e, tra l’altro, ci tengo a ringraziare ancora una volta la gentilezza di Iperborea per avermi inviato entrambi i romanzi – è Piccoli suicidi tra amici (qui trovi la mia recensione). 

Settimo ad essere stato tradotto in italiano, qui i temi sono diversi rispetto a L’anno della lepre, perché il protagonista di questa storia vuole suicidarsi e, per farlo, ha individuato un fienile come luogo per il suo “atto finale”.

Sfortunatamente per lui, quello stesso fienile è già occupato da un’altra persona… con lo stesso proposito.

Così da cosa nasce cosa, una birra e quattro chiacchiere ed ecco qui l’idea: vuoi che non ci sia qualcun altro nelle stesse condizioni e con gli stessi propositi di questi due improbabili amici?

Ma certo!

E, quindi, perché non fare un bel gruppo, condividere timori, rischi e – soprattutto – spese?

Aggiungiamoci qualche comfort, un pullman ed il gioco è fatto. Ecco creato il pullman dei suicidi: trentatré selezionati aspiranti suicidi pronti per trovare lo strambo migliore dal quale poter porre fine alla loro esistenza.

4/02/2019: Su Instagram è in corso il sondaggio (lo trovi nelle storie)
per decidere la mia prossima lettura tra questi due libri.
Fammi sapere quale dei due libri ti ispira di più! 

5/02/2019: Il libro vincitore del sondaggio è “Piccoli suicidi tra amici”
(qui trovi la mia recensione)

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