Togawa Masako può ormai entrare di diritto nella mia top3 di letteratura giapponese!
Dopo Residenza per signore sole (che mi aveva lasciato davvero soddisfatta della lettura), Marsilio pubblica anche Diario di un seduttore.
Ma andiamo con ordine.
La storia ci parla di Honda Ichiro, in apparenza un normalissimo impiegato che ogni fine settimana da Tokyo torna a Osaka per stare con la moglie.
Fin qui tutto bene se non fosse che però Ichiro, durante le notti a Tokyo, va letteralmente a caccia trasformandosi in un incallito seduttore, pronto a mutare personaggio a seconda della sua vittima.
Il guaio di Ichiro è che tiene un diario in cui raccoglie i suoi pensieri e registra le sue conquiste.
Anche qui – per quanto di cattivo gusto – nulla di strano se non fosse però che le donne con cui ha trascorso notti focose iniziano a morire…
Diario di un seduttore è un giallo breve ma decisamente avvincente.
In pochi passaggi considerando che si tratta di un libro di poco più di 200 pagine, Togawa riesce a tratteggiare i suoi personaggi e a distendere una storia intrigante garantendo un ritmo avvincente alla storia.
Con delicatezza vengono toccate una serie di tematiche proprie di una società concentrata sull’apparire, sull’ottenere tutto e subito, sull’appiattimento delle relazioni (anche se pubblicato 60 anni fa, l’ho trovato un romanzo estremamente attuale).
Non capita spesso, ma sono rimasta sorpresa dal finale anche se forse un po’ sottotono rispetto al resto.
