My Policeman

my policeman

Titolo originale: My Policeman
Autrice: Bethan Roberts
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2012
Titolo in Italia: My Policeman
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Maria Luisa Cantarelli
Pagine: 326

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Ma l’amore a prima vista esiste davvero?

Be’, per Marion sì perché nel momento in cui ha posato gli occhi su Tom – il biondo e affascinante fratello maggiore della sua migliore amica – per lei è stato amore. Davvero.

Lei, però, non è altrettanto attraente, magari manca un po’ di quella “femminilità” delicata ricercata all’epoca (siamo a Brighton negli anni ’50); in ogni caso, è decisa ad averlo… e però così gli anni passano.

Marion, nel frattempo, ha raggiunto una sua autonomia diventando insegnante; mentre Tom, dopo il periodo di leva, è poliziotto.

Fatto sta che, a un certo punto, Tom sembra accorgersi di lei e in men che non si dica i due sono felicemente sposati… o forse no?

Perché in realtà nessuno credeva che Tom fosse interessato a un certo tipo di vita e poi c’è quell’amicizia improvvisa e travolgente con il curatore del museo, Patrick

My Policeman, liberamente ispirato alla vicenda dello scrittore E. M. Forster e che diventerà a breve un film con Harry Styles nel ruolo di Tom, ci racconta alcune tonalità dell’amore: quello che si confonde con l’egoismo e la possessione e quello silenzioso, profondo ma impossibile.

La storia procede seguendo e alternando Marion – che sta scrivendo una specie di confessione in cui riassume il passato – e il diario di Patrick – che ugualmente fa riferimento a eventi pregressi.

L’inizio della storia è affidato a Marion e, un po’ perché è un personaggio con il quale solidarizzare non è semplice un po’ perché comunque la storia deve ancora prendere il via, non è proprio il migliore degli inizi…

… ma poi arriva Patrick e la vicenda finalmente si avvia.

Certo, c’è qualche passaggio che è un po’ traballante dal mio punto di vista: ci sono dei salti temporali che creano “buchi” narrativi che mi sarebbe piaciuto invece veder approfonditi.

Tom non ha molta presenza nella vicenda (né a se stesso in realtà… è un personaggio abbastanza apatico) se non quella di essere l’oggetto del contendere – e, onestamente, è un po’ strano credere che una personalità così indolente e passiva, quasi indifferente, riesca per così tanto tempo a restare il centro delle passioni di due persone (capisco che sia bello eh, ma con gli anni anche la bellezza scompare).

Detto questo però, in realtà a me My Policeman è piaciuto molto.

E, alla fine, sono riuscita anche a non giudicare troppo severamente Marion.

P.s. Se decidi di leggerlo, attenzione al mega-spoiler sul finale di Anna Karenina XD

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