Muori per me

muori per me

Titolo: Muori per me
Autrice: Elisabetta Cametti
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 521

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

La sparizione improvvisa di Julia è decisamente preoccupante: c’è una telefonata da parte sua alla polizia quasi subito agganciata; la figlia piccola lasciata sola di notte e… Ginevra Puccini, famosissima fashion blogger con cui Julia lavora, sparisce poco dopo pur continuando a postare video allarmanti sui suoi canali social.

Che sta succedendo?

Francesca, sorella di Ginevra, e Logan, fratello di Julia, comprensibilmente preoccupati uniscono le loro forze nella speranza di aiutare la polizia con le indagini e comprendere la situazione.

Perché dietro un mondo che sembra perfetto, in realtà ci sono molti più punti oscuri di quelli che si potrebbe mai immaginare…

Muori per me è un romanzo che mescola assieme una serie di elementi e tematiche riassumibili nell’inquietante etichetta “le estreme conseguenze di una società basata sull’apparire piuttosto che sull’essere“.

Inquietate perché l’umanità su cui Elisabetta Cametti ci apre una finestra è davvero terribile, priva di sentimenti, di morale, di conseguenze, di scrupoli…

Ciò che conta sono i likes, la notorietà a ogni costo (davvero; a ogni costo.).

Il quadro che ne esce non è purtroppo molto differente da alcuni tremendi estremi che stiamo registrano anche negli ultimi tempi circa queste tematiche.

Detto questo e facendo i miei complimenti all’autrice per aver voluto affrontare nella narrazione questo e altri argomenti senza filtri, purtroppo non sono riuscita ad apprezzare la lettura.

Non mi sono ambientata benissimo nella storia: ho trovato qualche passaggio confuso che ho dovuto rileggere; i dialoghi fra i personaggi talvolta mi sono risultati forzati, rigidi e anche con i personaggi ho davvero faticato.

La storia non mi ha aiutata essendo che colpevole e dinamiche sono abbastanza chiare fin da subito; in questi casi, è comunque interessante capire come la polizia o l'”investigatore” (anche non professionista) riesce alla fine a “capire come si sono svolti i fatti”, ma purtroppo qui mi è completamente mancato l’interesse e il coinvolgimento di tale operazione (che, alla fin fine, comunque manca).

La narrazione è densa di dettagli che, però, hanno contribuito ad appesantire ancora di più la mia lettura; i colpi di scena – comunque prevedibili – non aiutano nel rendere il ritmo della narrazione.

Mi spiace davvero molto ma per me è no.

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