Lemon

lemon

Titolo originale: 레몬
Autrice: Kwon Yeo-sun
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2019
Titolo in Italia: Lemon
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Benedetta Merlini
Pagine: 234

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Hae-on, la c.d. bella del liceo, viene uccisa durante la finale dei seguitissimi mondiali di calcio in Corea del Sud.

Sembrano non esserci molti dubbi sul colpevole del tremendo gesto, ma in realtà tutto esplode in una bolla di sapone.

Hae-on è morta, la sua vita distrutta, la famiglia a pezzi senza un colpevole, ma le indagini comunque si chiudono, la polizia si disinteressa, il responsabile – chiunque sia – resta libero.

C’è chi però non vuole dimenticare, non può dimenticare: Da-on, sorella minore Hae-on.

Lemon è una storia breve sul lutto e la perdita, ma soprattutto sulla resistenza – positiva o negativa – di chi resta.

La storia procede in maniera antologica: alcuni capitoli seguono il punto di vista di Da-on che incontreremo a più riprese negli anni mentre va formandosi un’idea, correggendo precedenti pregiudizi, su cosa accadde quel fatidico giorno alla sorella.

Altri coinvolgono i sospetti e quella che potremo definire una “conoscente” delle sorelle che ci consegna un quadro esterno di Da-on e di quella che è diventata, negli anni, una vera ossessione.

Devo dire onestamente di aver frainteso questa storia perché credevo si trattasse di un mystery, un giallo; invece, come accennavo poco sopra, più che altro si concentra sulle reazioni dei personaggi coinvolti più o meno direttamente nella vicenda.

E l’analisi dei personaggi, pur essendo molto asciutta e concentrata, mi ha davvero intrigata soprattutto perché molto è lasciato al “non detto”; è l’azione – o la non azione – dei personaggi a far capire al lettore le loro emozioni.

Tuttavia questo “non detto” che nelle qualità dei personaggi aiuta comunque a farsi un’idea del loro animo, non offre gli stessi risultati con la storia con il risultato che si arriva al finale senza però riuscire a tirare le fila del discorso.

Certo non nego che un’idea su chi sono i responsabili è facile farsela, ma avrei apprezzato molto – vista la predominanza che coinvolge gli stati d’animo dei personaggi – avere più dettagli ad esempio del movente.

Insomma per chiudere io il discorso: la storia è breve ma d’impatto, i personaggi sono riprodotti in maniera realistica (vanno ovviamente calati nel contesto asiatico e non letti con occhi occidentali) ma non avere un vero e proprio finale, una chiusa insomma mi dà la fastidiosa impressione d’aver letto una storia “mozza”.

error: Attenzione! Questo contenuto è protetto!
Wordpress Copy paste blocker plugin powered by http://jaspreetchahal.org