Titolo originale: The wolf den
Autrice: Elodie Harper
Genere: Romanzo storico
Anno di pubblicazione: 2021
Titolo in Italia: Le lupe di Pompei
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Isabella Zani
Pagine: 439
Seguito da:
– La casa dalla porta dorata [recensione in arrivo]
– The temple of Fortuna
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
Amara, Didone, Vittoria, Berenice, Cressa: loro sono le lupe.
C’è chi schiava è nata, chi ci è diventata ma il destino che le accomuna è lo stesso: lavorare nel lupanare cittadino.
E per loro ogni giorno oscilla pericolosamente tra la paura per le violenze (dei clienti, del padrone, della schiavitù) e la necessità di sopravvivere.
Le lupe di Pompei è un viaggio nel tempo tra vicoli bui, affreschi ammiccanti e sogni rubati.
Al fianco di Amara e delle altre lupe, “abiteremo” il lupanare di Pompei che è, ancora oggi, uno dei punti più visitati – per motivi diversi dal passato ovviamente – dello scavo archeologico.
Tanto di cappello a Elodie Harper per l’ottimo lavoro di ricostruzione: una forte sensazione di claustrofobia e impotenza permea tutta la storia diventando più pressante e opprimente in alcuni passaggi chiave.
Il pensiero di quelle donne costrette in misere cellette con letti in pietra, private di ogni cosa, costantemente violate e abusate è straziante.
Il punto di vista centrale è quello di Amara – è il suo tentativo di riscatto – ma senza dimenticare comunque anche le altre donne – e non solo loro – tra ricatti, invidie, scontri per il potere, ricchezza e povertà (il tutto ambientato, tra l’altro, a pochi anni dalla fatale eruzione… che tinge i possibili sviluppi futuri di un forte senso di fatalità).
Insomma questo primo capitolo getta le basi per un’interessante trilogia, ma si regge molto bene anche come storia autonoma.