I fuochi della vendetta

i fuochi della vendetta

Titolo originale: The fires of vengeance
Autore: Evan Winter
Genere: Azione
Anno di pubblicazione: 2020
Titolo in Italia: I fuochi della vendetta
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Annarita Guarnieri
Pagine: 508

Preceduto da:
La furia dei draghi

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

recensione a cura di Jack Aubrey

Attenzione! I fuochi della vendetta è il secondo volume della saga The Burning, quindi se non hai letto il primo volume della saga La furia dei draghi, rischio spoiler!

Tau e la regina Tsiora degli Omehi hanno appena respinto un tentativo di ribellione e l’assalto degli indigeni di Xidda.

I rivoltosi, usciti sconfitti dagli scontri, si sono rifugiati nella capitale, mentre gli indigeni affollano ancora le spiagge della regina.

Tau si trova senza esercito e Tsiora ha solo il suo campione e la sua consigliera come alleati.

Tra tradimenti, indigeni e rivoltosi Tau e Tsiora dovranno collaborare e fidarsi tra loro per portare pace, uguaglianza e prosperità nella terra degli Omehi… sempre che l’abbattimento selettivo non li trovi prima.

I fuochi della vendetta è il secondo capitolo della saga The Burning (il primo capitolo La furia dei draghi lo troverai cliccando qui) ed è anche un bellissimo seguito per una fantastica serie che migliora, amplifica e rende sempre più unico il mondo di The Burning.

Ritroviamo i personaggi che abbiamo amato nel precedente capitolo; forse non c’è una vera e propria evoluzione dei loro caratteri, ma ci può stare tenendo conto che le vicende dei due libri sono continue (dove salutiamo il nostro protagonista nel primo libro lo ritroviamo nello stesso esatto momento e luogo qui nel secondo).

La trama, così come la narrazione (e come ne La furia dei draghi), corre veloce mai noiosa né scontata.

Insomma, se non si fosse ancora capito, mi è piaciuto molto.

Come per il primo volume (letto in un giorno; due invece per questo secondo), si resta così coinvolti da preoccuparsi seriamente per la strada intrapresa dal protagonista e dalle sue crescenti inquietudini (altamente giustificate comunque).

L’ambientazione, purtroppo, continua a essere molto inferiore rispetto alla trama anche se non è da considerarsi negativa; le poche ambientazioni restano più descrittive che sensoriali senza però riuscire a influenzare emotivamente il lettore.

Il mio invito è di continuare questo fantastico (e cruento) viaggio nel mondo di Evan Winter tra sangue, vendette, leggende e amori.

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