La scala urlante. Lockwood & Co.

Titolo originale: The Screaming Staircase
Autore: Jonathan Stroud
Genere: Paranormal/Ragazzi
Anno di pubblicazione: 2013
Titolo in Italia: La scala urlante. Lockwood & Co.
Anno di pubblicazione ITA: 2023 (1° edizione: 2013)
Traduzione di: Riccardo Cravero
Pagine: 400
Età di lettura consigliata: 10+

Seguito da:
– Il teschio parlante
– The Hollow Boy (questo e i successivi libri della serie sono inediti in Italia al momento in cui sto scrivendo l’articolo)
– The Creeping Shadow
– The Empty Grave

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

In una Londra letteralmente infestata da spettri e fantasmi, gli edifici sono protetti da ferro, lavanda e argento e le persone si guardano bene dal restare fuori a giro quando la notte inizia a scendere.

Il Problema – ectoplasmico – è ben noto, ma nessuno ancora sa come si sia scatenato e soprattutto come fermarlo.

Sono così nate delle “agenzie” che si occupano di infestazioni paranormali facendo uso di bambini e ragazzi (i soli davvero sensibili alla presenza degli spettri) con Talenti vari (Tatto, Udito, Vista) coadiuvati da dei supervisori (adulti).

Tra queste noi seguiremo la più sgangherata – ma decisamente la più simpatica e potenzialmente la migliore fra tutte -: la Lockwood & Co. (niente supervisori!).

A capo di tutto c’è il nostro bello e tenebroso Antony (per carità non Tony) Lockwood; George Cubbins, il suo vice nonché ex agente di una delle agenzia più importanti, e la recente acquisizione: Lucy Carlyle.

Come arriveremo alla scala urlante del titolo? Be’, non puoi non leggere questo libro per scoprirlo!

Galeotta fu la serie…

Sì perché dopo aver visto Lockwood & Co., non potevo farmi sfuggire il romanzo.

Perché la serie è carina, ben fatta e abbastanza fedele (i primi 3/4 episodi corrispondono a questo primo libro), ma La scala urlante mi ha dato davvero un sacco di soddisfazione (nonostante già conoscessi la storia) e di dettagli in più.

Tenendo comunque sempre presente che è una storia per ragazzi, mi ha appassionata molto complice anche un world building interessante e ben fatto (complesso e strutturato, ma che lascia aperti notevoli sviluppi e approfondimenti futuri).

La storia ci mette un po’ ad arrivare al fulcro promesso nel titolo, ma tutta la parte prima serve per conosce la Lockwood e i nostri tre agenti (Lucy è decisamente meglio qui che non nella sua trasposizione a schermo).

Insomma per me è sì!

(E aspetto con impazienza che vengano pubblicati anche in Italia tutti i titoli della serie; intanto mi procurerò Il teschio parlante!).

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