Il secondo piano

il secondo piano

Titolo: Il secondo piano
Autrice: Ritanna Armeni
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 288

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

In un convento nella periferia romana, la vita sembra scorrere quasi su di una dimensione diversa rispetto a quella della capitale occupata dalle truppe naziste.

Le suore vivono la realtà del convento aiutando chi bussa alla loro porta per un poco di cibo o un tetto sotto al quale ripararsi per qualche giorno, ma quella a cui aprirà la porta la novizia Lina è un vero e proprio appuntamento con la Storia.

La giovane suora si ritroverà infatti davanti un gruppo di persone apparentemente in nulla diverso dagli altri bisognosi di aiuto.

Eppure il loro arrivo mette in agitazione tutte le altre suore; alcune modifiche andranno fatte d’ora in avanti al convento e alla vita delle suore stesse.

Queste persone sono infatti ebrei e nessuno può sapere cosa accadrebbe se si scoprisse che le suore li stanno aiutando nascondendoli al secondo piano (comunque nulla di buono di sicuro).

Tuttavia il destino gioca un tiro pericoloso alle nostre coraggiose suorine e, dopo poco l’arrivo degli ebrei in convento, bussano pure i tedeschi che richiedono di attrezzare un’infermeria per i soldati.

L’impossibile coabitazione tra piano terra e secondo piano è solo all’inizio…

Il secondo piano è l’ultimo romanzo di Ritanna Armeni, ispirato alla storia vera delle suore del convento di via Poggio Moiano, vicino alla Salaria, a Roma.

Al centro della vicenda la carità e la forza di accogliere qualcuno mettendo a rischio la propria vita; le violenze e le persecuzioni del periodo (tutto parte con la notte del 16 ottobre 1943, il rastrellamento del Ghetto di Roma); le credenze personali (polarizzate tra le suore da un lato e il loro sacrestano pro-Mussolini dall’altro).

A scriverlo sembra un gioco da ragazzi, una decisione da nulla quasi scontata ma nulla lo è e queste suore dimostrano sicuramente un coraggio e una forza encomiabili (più che di vocazione, mi sentirei di parlare “semplicemente” di umanità), alla luce non solo della mancanza di direttive da parte del Vaticano ma anche del fatto che altri (fortunatamente non molti) optarono per lasciare le porte serrate.

Insomma la storia prosegue alternando la parte narrativa a stralci di diari, in cui le suore riportano le loro preoccupazioni, e brevi paragrafi in cui lo sguardo diventa più globale (e quindi, mentre le suorine stanno magari preparando il pranzo per loro e – in gran segreto – per i loro ospiti, in un altro luogo di Roma o del mondo si prepara un attentato o si stringono mani in accordi che decideranno le sorti del mondo).

Tanto di cappello all’autrice per aver deciso di raccontare una storia come (fortunatamente) tante altre, una storia che si è svolta in segreto e che non cercava le luci della ribalta, una storia di resistenza e amore.

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