Lirael

lirael

Titolo originale: Lirael
Autore: Gabriel Nix
Genere: Fantasy/YA
Anno di pubblicazione: 2001
Titolo in Italia: Lirael
Anno di pubblicazione ITA: 2023
Traduzione di: Daniela De Lorenzo
Pagine: 498

Preceduto da:
Sabriel

Seguito da:
– Abhorsen (2003);
– Clariel (2014);
– Goldenhand (2016);
– Terciel and Elinor (2021).

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Bentornati nel Vecchio Regno.

Sono passati ben quattordici anni dagli eventi raccontati in Sabriel, il mondo è cambiato ma qualche nube all’orizzonte sembra non far presagire il meglio.

Al momento comunque i drammi sono più privati perché la nostra protagonista Lirael, figlia delle Clayr (congrega di donne veggenti nonché uno dei quei famosi cinque pilastri che incanalano la magia della Briglia di cui abbiamo già sentito parlare) non ha ancora sviluppato nessuna dote divinatoria.

Non avendo ancora mostrato nessuna inclinazione, Lirael è esclusa dalle Ronde utili a ricevere sprazzi dal futuro e dai compiti di una qualunque normale Clayr e vive una perpetua infanzia – non voluta – tra le ragazze più giovani.

Insomma in breve Lirael si sente un’esclusa, un’emarginata e come tale si comporta isolandosi dalle altre.

Il suo rifugio diventa l’immensa biblioteca delle Clayr in cui conoscenza e pericoli la porteranno a scoprire finalmente il suo percorso…

Lireal è il secondo capitolo della serie del Vecchio Regno.

Ritroveremo facce e luoghi familiari e scopriremo di più sul mondo, immenso e complesso, al di là del Muro (con tanto di problemi di comprensione con Ancelterra e conseguente immigrazione clandestina).

Anche qui siamo alle prese con un romanzo di formazione, in questo caso però la crescita nell’auto-consapevolezza è doppia: da una parte la nostra protagonista, dall’altra un giovane principe sul quale non posso dire di più per non far spoiler.

Ammetto però che lo schema delle avventure riflette molto quello già visto in Sabriel (con tanto anche di specularità negli aiutanti, nei pericoli e nella scelta dei rifugi sicuri).

E sì, anche gli sviluppi sono facilmente intuibili e scontati.

La differenza sta nel fatto che qui la storia non si conclude; il viaggio dei nostri personaggi deve ancora trovare la sua conclusione (che sospetto avremo nel terzo capitolo, Abhorsen).

Ma a me comunque è una serie che continua a piacere e appassionarmi e resterò qui, in paziente attesa, di leggere i prossimi.

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