Libero scorre il fiume

libero scorre il fiume

Titolo originale: River sing me home
Autrice: Eleanor Shearer
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2023
Titolo in Italia: Libero scorre il fiume
Anno di pubblicazione ITA: 2023
Traduzione di: Alessandro Storti
Pagine: 368

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Un annuncio insperato quella mattina del 1834: la schiavitù è finita. Sono liberi.

O forse no… perché il padrone aggiunge una postilla che sa decisamente di presa in giro: liberi sì, ma per altri sei anni dovranno continuare a prestare servizio nella piantagione come “apprendisti”.

Qualcosa di già precario in Rachel si rompe definitivamente: basta, è il momento di fuggire da quell’atroce condizione. È il momento di ritrovare i suoi figli.

Così inizia il suo viaggio alla ricerca di cinque sconosciuti che un tempo erano suoi figli e adesso… sarà in grado di riconoscerli e loro di riconoscere lei?

Libero scorre il fiume è un romanzo liberamente ispirato alla storia di tante donne che, come Rachel, intrapresero un cammino lento e difficile di ricerca e riunione.

Da Barbados a Bridgetown, dalla Guyana Britannica a Trinidad, Rachel intraprende il suo percorso piena di speranza in un viaggio che ha decisamente i contorni della favola.

Non perché un’impresa del genere non sia realistica (o davvero gli ex-schiavi dei Caraibi non si riorganizzarono rivendicando la loro autonomia), ma perché il modo in cui viene descritto all’interno di questa storia è – a mio parere – un po’ semplicizzato e superficiale.

Nell’imbarcarsi in questa impresa, Rachel riceve spesso insperati – e inspiegati – aiuti non solo economici-strategici ma anche un po’ troppo provvidenziali e ripetuti (come incrociare un figlio lungo la strada, intravederne un altro alla finestra di un edificio davanti al quale stava casualmente passeggiando o percepire dal semplice sguardo di uno sconosciuto che uno dei figli è/è stato in zona).

Capisco che più che delle modalità è importante il messaggio della riunione familiare, ma ho avuto l’impressione che tutto fosse molto generico e poco sentito.

Sulla descrizione dei personaggi – Rachel compresa – si resta sempre molto in superficie, non riuscendo a dare vera dimensione ai personaggi.

Insomma, in breve non mi ha trasmesso purtroppo le emozioni che mi sarei aspettata da questo genere di storia.

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