Le otto vite di una centenaria senza nome

le otto vite di una centenaria senza nome

Titolo: 8 Lives of a Century-Old Trickster
Autrice: Mirinae Lee
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2022
Titolo in Italia: Le otto vite di una centenaria senza nome
Anno di pubblicazione ITA: 2024
Traduzione di: Elisa Banfi
Pagine: 384

 – Ho ricevuto una copia di questo libro –

Dopo un divorzio e la necessità di concentrare la propria vita su altro, un’addetta di una casa di riposo decide di coinvolgere gli anziani ospiti in un progetto.

L’idea è quella di invitare a descriversi in tre parole in quello che poi diverrà la base per il necrologio (quando verrà il momento).

Il progetto sembra piacere agli ospiti e le tre parole sembrano il numero perfetto: né troppo ampio né limitante.

Tutto bene fino al giorno in cui l’infermiera – che ormai ha assunto il ruolo di scrittrice – non incontra Mook Miran.

L’anziana si trova in un’area dedicata agli ospiti affetti da Alzheimer.

Ma Mook Miran sembra perfettamente lucida, consapevole della situazione e del luogo in cui si trova e il primo assunto che vuole mettere in chiaro è che tre parole per lei non bastano.

Ce ne vogliono otto.

Schiava. Artista della fuga. Assassina. Terrorista. Spia. Amante. Madre. E…

Le otto vite di una centenaria senza nome è un romanzo affascinante e coinvolgente.

Attraverso i ricordi di un’anziana Miran percorreremo la storia degli ultimi cent’anni della Corea (dal protettorato giapponese a inizi ‘900 ai giorni nostri passando ovviamente per la Guerra di Corea).

Le otto vite (non necessariamente raccontate in prima persona) – e i periodi storici – non seguono un percorso temporalmente lineare e, anche se all’inizio potrebbe non essere facile collocare i vari momenti (o il nesso che lega il narratore attuale alla nostra centenaria), alla fine il quadro complessivo è perfetto e l’ordine apparentemente casuale dona in realtà maggiore profondità alla storia (considerando anche che parte dell’ambientazione è la Corea del Nord prima, durante e dopo la separazione dal Sud).

Il tutto affronta poi una serie di tematiche universali (amore, violenze, istinto di sopravvivenza e molto altro) senza mai scadere nel melenso o nello scontato.

Ovviamente al centro di tutto c’è la figura potente e indomita di questa donna che affronta la storia a testa alta; una protagonista davvero degna di una storia così densa.

Insomma ammetto di avere un po’ la tara per questo genere di storie negli ultimi anni, ma Le otto vite di una centenaria senza nome è davvero una lettura da non lasciarsi scappare.

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