La vetta degli Dei

la vetta degli dei

Titolo originale: 
Autori e Disegnatori: Jiro Taniguchi/Baku Yumemakura
Genere: Fumetto
Anno di pubblicazione: 2001-2004
Titolo in Italia: La vetta degli Dei
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Vincenzo Filosa

 – Ho ricevuto una copia di questo libro –

recensione a cura di The Books Blender
e Jack Aubrey

1924, Monte Everest. George Mallory e Andrew Irvine si apprestano a completare l’ultimo tratto verso la cima dell’Everest, la cosiddetta vetta degli Dei.

Purtroppo non torneranno mai indietro e la loro conquista o meno della vetta resterà – ancora oggi – uno dei principali misteri della storia dell’alpinismo.

1993. Il fotografo e alpinista Makoto Fukamachi si trova a Katmandu, in seguito a una spedizione finita in tragedia sul monte Everest.

Per una serie di coincidenze, spera di essere entrato in possesso della macchina fotografica proprio di Mallory, la quale potrebbe contenere la foto chiarificatrice del mistero della loro conquista della vetta.

Ma questo cimelio, anche per il suo potenziale valore economico, gli viene rubato e nel tentativo di recuperarlo, Fukamachi incrocia la sua strada con una leggenda: Habu Joji, il lupo solitario, un’eccezionale scalatore giapponese del quale, però, si erano perse le tracce da anni.

la vetta degli dei 1

Tratto dal celebre romanzo di Baku Yumemakura, La vetta degli Dei è un manga composto da cinque volumi.

La storia segue le vicende di due personaggi di fantasia (Fukamachi e Habu) descritti, però, con una tale forza narrativa da sembrare veri come alcuni personaggi – loro sì realmente esistiti (Hase Tsuneo o Ang Tshering) – che gli fanno da contorno o che compaiono per rapidi camei.

Il loro pericoloso amore per la montagna, il loro necessario bisogno di scalarla e sfidare se stessi crea una storia coinvolgente ed entusiasmante che riesce a mantenersi su altissimi livelli di pathos (c’è, a onor del vero, qualche piccolissima battuta di arresto nel terzo volume ma restiamo comunque su toni narrativi molto elevati).

Le tavole, brillantemente disegnate, riescono a trasmettere forti emozioni senza mai svilire situazioni suggestive e momenti critici.

Sullo sfondo candido e gelido del “terzo polo”, si mescolano vite, desideri e paure; Taniguchi è davvero un mangaka eccezionale in grado di trasportare le emozioni scritte da Yumemakura in disegno.

Decisamente consigliato anche a chi – come noi – una scalata sull’Everest non l’ha mai fatta né mai la farà XD

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