Kavim

kavim la vendetta del santo

Titolo originale: Kavim
Autore: Ahmet Ümit
Genere: Giallo
Anno di pubblicazione: 2006
Titolo in Italia: Kavim. La vendetta del santo
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Lia Lodovici Kars
Pagine: 497

Preceduto da:
– Agatha’nın Anahtarı
– Şeytan Ayrıntıda Gizlidir

Seguito da:
Perché Istanbul ricordi
– İstanbul Hatırası
– Beyoğlu’nun En Güzel Abisi
– Kırlangıç Çığlığı
– Aşkımız Eski Bir Roman

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Il commissario Nevzat e la sua squadra hanno un nuovo caso.

Un uomo viene, infatti, ritrovato morto nella sua abitazione colpito in pieno petto da un pugnale a forma di croce.

Ci sono altre “peculiarità” in questa scena del crimine però.

Una Bibbia con alcune frasi sottolineate con quello che a colpo d’occhio sembra sangue e il nome di un santo a lato di una pagina, Mor Gabriel… nome che, tra l’altro, ricorre in maniera sospetta anche nella vita del defunto.

Tra religione e scontri, minoranze e popoli antichi Ahmet Ümit ci accompagna in un caso le cui radici sono molto più profonde e complesse di quello che potrebbero sembrare.

Kavim. La vendetta del santo è il terzo capitolo della serie che vede come protagonista il commissario Nevzat.

Prima di andare avanti con il mio commento, volevo rassicurare che non ci sono problemi nel leggerli in ordine sparso; io, per esempio, ho letto prima il quarto capitolo della serie.

Si tratta, infatti, della classica narrazione poliziesca: i protagonisti devono confrontarsi con un caso (che qui si apre e si chiude) e quegli elementi che attengono alle loro storie personali vengono recuperati e tutto sommato risolti nella storia in corso.

Quindi, anche in questo capitolo gli intrecci tra i personaggi e il loro passato saranno agilmente comprensibili.

Venendo allora nello specifico a questa storia.

Kavim – popoli – è in effetti una storia umana: non solo l’omicidio è la risultanza di una serie di motivazioni e retroscena fatti di relazione umane ma gran parte della narrazione affronta un tema molto scottante e millenario, la religione.

La squadra di Nevzat – e lui stesso – ci faranno da apripista in questo mondo complesso: tra cristiani e musulmani, il dio è sì unico ma le sfaccettature sono praticamente infinite.

Per i miei gusti, è una narrazione quella di Ümit sempre molto piena di dettagli e informazioni… a un certo punto un pochetto troppo e devo quindi ammettere che la parte centrale l’ho sofferta.

Nella soluzione dell’intrigo poi concorrono vari elementi come scrivevo poco sopra e apprezzo davvero molto che, nelle sue storie, Ümit non manchi mai di gettare uno sguardo onesto e anche critico alla società in generale e a quella turca nello specifico (la corruzione dei funzionari, per esempio, è un punto ricorrente).

Per tirare un po’ le fila del mio discorso.

Kavim. La vendetta del santo è un buon giallo, decisamente consigliato a chi è fan dell’autore e anche a chi piace quel genere poliziesco fatto di narrazione globale e immersione sociale.

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