Sono contenta che mia mamma è morta

sono contenta che mia mamma è morta

Titolo originale: I’m glad my mum dies
Autrice: Jennette McCurdy
Genere: Memoir
Anno di pubblicazione: 2022
Titolo in Italia: Sono contenta che mia mamma è morta
Anno di pubblicazione ITA: 2023
Traduzione di:  Matteo Curtoni e Maura Parolini
Pagine: 384

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Pubblicare un memoir è sempre un passo molto personale e decisamente intimo.

In particolare se, come in questo caso, ci si confessa sull’aver subito una serie di abusi da parte della propria madre (e di aver fatto fatica ad accettarlo anche in età adulta) e che questi abusi hanno poi comportarti ulteriori gravi problemi.

Jennette McCurdy è piccolissima quando sua madre – personalità soggetta a scatti violenti e ossessiva compulsiva – le promette che, a differenza di quello che aveva fatto la sua di madre, l’aiuterà a realizzare i propri sogni.

L'”incomprensione” sorge a partire dal fatto che i sogni che Jennette dovrà realizzare – diventando una star – sono quelli della madre… non i suoi.

Il rapporto con la madre si fa quindi sempre più ammorbante e manipolatorio con il passare degli anni e all’aumentare della fama di Jennette.

Mentre iCarly – lo show che l’ha resa famosa nel mondo – va in onda mostrando una Jennette serena e sorridente, la verità è ben altra.

Divisa tra la necessità di compiacere la madre e prevenire i suoi drastici cambi di umore, Jennette si ritrova a muoversi in un mondo in cui sessualizzazione e molestie sono la normalità (è notizia di solo qualche anno fa il c.d. Nickelodeon Creep Club).

Non solo la sua vita privata è inesistente a causa dell’incombente e onnipresente presenza della madre, ma anche l’enorme notorietà (il contatto con i fans, l’annullamento della privacy, il sistema malato dello show business) influiscono pesantemente su una ragazzina che non ha mai avuto modo di essere semplicemente se stessa.

E poi… la malattia della madre di Jennette torna e questo la porterà a doversi confrontare con un mondo tutto nuovo.

Leggere Sono contenta che mia mamma è morta è inquietante e destabilizzante.

È inquietante il pensiero di tutto il marciume che si può nascondere dietro un’apparenza “normale”; è destabilizzante scoprire cosa si può nascondere dietro un sorriso e come sia facile – e quasi troppo immediato – rovinare una vita ma ripararne i cocci sia un processo decisamente più lungo e doloroso.

Non che uno queste cose non le sappia, ma leggerle direttamente da chi le ha subite… è inquietante e destabilizzante.

La schiettezza poi nel riportare gli eventi mi ha profondamente colpita (e tuttavia in certi passaggi non si può dire sia proprio lusinghiera verso chi ha seguito/era fan de lo spin-off “Sam & Cat” anche se comprendo le motivazioni dell’attrice).

In conclusione, come sai per le autobiografie e i memoir non sono solita dare valutazioni ma devo dire che Sono contenta che mia mamma è morta è un testo che (fan o no – io per esempio conosco lo show ma non sono fan) potrebbe essere d’aiuto per chi si ritrova in situazioni simili (rapporti corrotti, disturbi alimentari…) o vuole comprendere meglio l’animo umano e le sue sfaccettature e come, nonostante la situazione possa sembrare insormontabile e irreversibile, ci sia se si vuole – sempre spazio per la ripresa.

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