Titolo: Oriana. Una donna libera
Autori: Giuseppe Galeani e Paola Cannatella
Genere: Graphic novel biografico
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 324
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
Quando si parla di Oriana Fallaci, mi sento sempre punta sul vivo, sempre pronta a reagire come se qualcuno stesse per tirarmi un pugno.
Ero piccola quando lessi tutti (o quasi) i suoi libri e, nel mio ingenuo entusiasmo, non mi facevo problemi a dire a chiunque come la penna di quella donna mi aveva conquistato completamente, come il suo tono fosse trascinante, come adorassi il suo stile e le sue storie intrecciante con le sue esperienze personali.
Be’ ripeto, nonostante fossi piccola, in un’occasione mi son beccata della fascista… sì, perché leggevo la Fallaci…
… che è sempre stata una che le cose non le manda a dire, una diretta anche brusca, una donna decisamente scomoda, una con la quale essere in disaccordo su qualcosa o in totale contrasto, ma certo mai una fascista.
Oriana Fallaci era piccola quando i fascisti (quelli veri) le sparavano addosso mentre lei era staffetta partigiana e Firenze era un’altra città, butterata dalla guerra.
E in Oriana. Una donna libera, Giuseppe Galeani e Paola Cannatella ci descrivono non solo questo episodio, ma molti altri.
Ripercorreremo infatti la vita di questo scrittore attraverso le città che ha abitato, gli amori che ha conosciuto, le interviste con i “grandi” della storia e i libri, i suoi figli.
Un graphic novel di una potenza immensa; l’ho adorato.
La scelta peculiare – anche se estremamente coerente – è quella di far narrare direttamente da Oriana Fallaci, la quale apparirà nel preambolo e lungo la narrazione con sigaretta in mano, caschetto lungo e cipiglio tipico per spiegare, approfondire o introdurre le varie tappe della storia.
La divisione in capitoli non deve spaventare: la storia fluisce meravigliosamente come se davvero avessimo la Fallaci accanto a raccontarci.
Tanto di capello agli autori per aver affrontato un personaggio così complesso e averlo reso perfetto.
Disegni bellissimi e tono narrativo decisamente azzeccato.
Non ho mai conosciuto Oriana Fallaci (magari… anche se sono sicura che su alcuni argomenti ci saremo scornate malamente visto che lei non era certo una che le mandava a dire) e mi posso basare solo su qualche intervista/intervento disponibile a giro su YouTube e sui suoi scritti, ma devo dire che Giuseppe Galeani e Paola Cannatella sono stati eccezionali nel rendere il tono, l’impeto e il modo diretto di affrontare la vita da parte di questa donna.
Decisamente consigliato anche a chi non hai mai preso in mano un libro della Fallaci.
