Kintu

Titolo originale: Kintu
Autrice: Jennifer Nansubuga Makumbi
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2017
Titolo in Italia: Kintu
Anno di pubblicazione ITA: 2019
Trad. di: Emilia Benghi

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Appartenere a un clan, una tribù non significa solo avere uno stuolo di zie, zii, fratelli, cugini; per i Kintu significa anche – e soprattutto – avere delle radici così profonde che la loro origine si confonde con spiriti, maledizioni e divinità.

Quella che affligge i discendenti del ppookino (cioè governatore) della provincia di Buddu pare risalire addirittura al 1710, quando Kintu Kidda, l’epico patriarca, si macchiò di una colpa abbastanza grave (ma, sotto certi punti di vista, comprensibile) e ricevette lo spergiuro di un compagno.

Tra chi ci crede e chi sostiene invece il lume della ragione razionale, una cosa è certa: i Kintu sono sfortunati.

L’ultima coda di questa bieca malasorte la subisce Kamu Kintu, brutalmente linciato dalla folla per esser stato scambiato per un ladro. Ah… siamo nel 2004.

Ma si può fare qualcosa? Abbattere la maledizione? Placare gli spiriti? E se sì… come?

Avventurarsi nella storia africana fatta di conflitti, genealogie, colonizzazioni, guerre è stato davvero entusiasmante. La penna dell’autrice poi ne è una degna esaltatrice.

Kintu è africana epica all’ennesima potenza.

È la storia di un clan e la storia di alcuni suoi membri, ma in realtà è la storia dell’umanità fatta di soprusi, di bisogno d’affetto, di aggiustamenti dettati dal destino o dalle esigenze più basilari. È la storia di un’invasione (territoriale, religiosa, sociale); è una storia di quotidiano arrangiarsi per sopravvivere.

È la storia di gemelli, tradizioni e credenze; è la storia di un mondo che cambia, si modernizza.

Si tratta sicuramente di un romanzo denso, a tratti – lo ammetto – un po’ lento. Tener tener traccia dei vari nomi non è semplice; ci vuole pazienza per attraversare la storia ugandese assieme ai Kintu e alle loro vite spesso drammatiche (seguiremo, infatti, le vicende specifiche di alcuni dei Kintu).

Alla fine, però, si viene ripagati con personaggi corposi che, grazie a una moltitudine di punti di vista attraverso la storia africana e la maledizione, ci mostreranno una tradizione corposa, affascinante e come il misterioso mito si radichi e si modifichi attraverso le generazioni.

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