Dove si riparano i ricordi

dove si riparano i ricordi

Titolo: 메리골드 마음 세탁소
Autrice: Jungeun Yun
Genere: Fantasy
Anno di pubblicazione: 2023
Titolo in Italia: Dove si riparano i ricordi
Anno di pubblicazione ITA: 2024
Traduzione di: Althea Volpe
Pagine: 194

 – Ho ricevuto una copia di questo libro –

«La ragione per cui è possibile sopportare l’inverno all’interno del proprio cuore è la speranza che passi.
La speranza è ciò per cui le persone vivono.»

Spunta dal nulla, nel giro di pochi attimi… una lavanderia.

Non si tratta però di una lavanderia normale; questa si occupa di ricordi

La sua proprietaria, Ji-Eun, è una donna dall’età indefinita con un alone di nostalgia attorno e una teiera del tè pronta per servire gli ospiti. 

Lei è lì per curare i dolori e le sofferenze altrui, ma ben presto capirà che per aiutare gli altri è necessario anche perdonare se stessi…

Dove si curano i ricordi è un breve racconto denso di considerazioni e significati. 

Perfetto come concept per un k-drama, ne ha di fatto tutti gli elementi fondamentali: una protagonista indipendente e solitaria con un passato doloroso, una squadra di comprimari fedele e di supporto (tra cui anche la classica dolce vecchietta sforna cibo) e una serie di comparsate che aiutano nello sviluppo della storia e nell’approfondimento di alcune tematiche sociali decisamente attuali. 

Come libro devo dire invece che mi è risultato un po’ semplicistico nella forma e nel modo in cui le varie tematiche vengono trattate. 

La parte iniziale è lasciata molto vaga – immagino volutamente; a tratti però si fa confusa.

Ed è un peccato un po’ perché si fatica a inquadrare bene la protagonista e il contesto da cui emerge e un po’ perché non è immediato comprendere la situazione che si ritrova ad affrontare; lasciandola anzi così vaga, resta difficile empatizzare e sentirsi coinvolti.

Diciamo che è questo un po’ il problema anche del resto del libro.

Sprazzi di storie e personaggi buttati qua e là con un po’ di superficialità toccando temi standard se si bazzica un po’ la cultura coreana degli ultimi tempi (la solitudine data dalla notorietà e non solo, l’importanza di circondarsi di persone degne di fiducia, debiti e dipendenze, ect.).

Le frasi melense e un po’ banalotte non sono quello che cerco per dare carattere e profondità alla costruzione di una storia.

Per carità è una storia carina da leggere… ma si resta davvero troppo in superficie, come se fosse un compito scolastico.

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