Dormire in un mare di stelle vol. 2

dormire in un mare di stelle vol. 2

Titolo originale: To Sleep in a Sea of Stars, part 2
Autore: Christopher Paolini
Genere: Fantascienza
Anno di pubblicazione: 2020
Titolo in Italia: Dormire in un mare di stelle vol. 2
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Traduzione di: Maria Concetta Scotto di Santillo 
Pagine: 480

Preceduto da:
Dormire in un mare di stelle

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

recensione a cura di
Darrell Standing

Dopo aver letto il primo volume di “Dormire in un mare di stelle” di Christopher Paolini e non esserne rimasto troppo entusiasta, mi sono convinto a dare una possibilità al secondo volume.

Se non hai letto il primo volume, non andare avanti nella recensione: spoiler alert.

Avevamo lasciato la protagonista Kira, sempre avvolta dalla muta aliena, addormentata e alle prese con le conseguenze del fallimento della missione che sembrava l’ultima speranza per il genere umano.

Inoltre Kira è sempre più convinta, e a ragione, di essere stata la causa che ha dato origine alla guerra, ma sa anche di essere l’unica in grado di porre termine al conflitto galattico in un modo o nell’altro grazie al reperto alieno che la ricopre e che costituisce un’arma decisiva, ma deve essere usata nel modo giusto. Il potere che deriva dalla muta è più pericoloso di quanto sembri come ha constatato Kira a spese dell’universo.

In questo libro iniziamo finalmente a conoscere un po’ di più i membri dell’equipaggio della Wallfish e a scoprire le loro storie, con alcune sorprese piacevoli e altre molto meno.

Il capitano Falconi è ancora il miglior personaggio del libro, mentre la protagonista non riesco proprio a farmela stare simpatica, sempre alle prese con inutili fisime.

La trama continua a non essere originalissima, le citazioni sono ovunque e tra computer di bordo che si ribellano e battaglie spaziali a colpi di laser, si arriva allo scontro finale combattuto dalle tre razze che popolano l’universo.

Il finale non è del tutto scontato e risolleva l’attenzione del lettore che prima poteva essersi annoiato, ma è un finale che lascia spazio ad interpretazioni e che potrebbe permettere a Paolini di cimentarsi con un terzo volume, cosa che nessuno si augura (almeno non io insomma).

Questo secondo volume compie un passo in avanti rispetto al precedente, ma di sicuro non rappresenterà una pietra miliare della fantascienza: ancora una volta ci sono troppi punti morti, troppo caos che fa perdere il filo e in sostanza mi sono annoiato a leggerlo.

Ho faticato a finirlo, ma non posso dire che sia un brutto libro: semplicemente non se ne sentiva il bisogno.

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