Lui (Chobi), abbandonato in una scatola di cartone ormai fradicia di pioggia, sta iniziando a perdere le forze.
Lei (Miyu) lo salverà, riparandolo dalla pioggia e dal freddo e donandogli una casa e tanto amore.
Ma non si vive da soli e la storia di Miyu e Chobi ne sfiorerà altre tre, intrecciandole e alla fine rafforzandole l’un con l’altra.
“Lei e il suo gatto” nasce da un cortometraggio di Shinkai Makoto del 1999 e diventa poi romanzo e manga.
I quattro gatti – ognuno con il proprio carattere e il “proprio” umano di riferimento – durante le loro ronde, i loro incontri e scontri impareranno a conoscere se stessi e gli altri; le loro azioni e scelte incideranno sulla loro vita, ma anche su quella altrui.
Le storie sono lineari, ma molto dolci e delicate; nonostante la brevità, c’è ampia attenzione a temi importanti e attuali (la necessità di trovare la propria dimensione; la solitudine; la depersonalizzazione del lavoratore…).
Alcune tematiche (per esempio la rilevanza dell’onore) fanno forse più riferimento al contesto giapponese, ma in verità non è difficile avvertire alcune assonanze con la nostra realtà occidentale.
Insomma un racconto davvero tenero, a tratti poetico.
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