Titolo originale: Light chaser
Autore: Peter F. Hamilton e Gareth L. Powell
Genere: Fantascienza
Anno di pubblicazione: 2021
Titolo in Italia: La cacciatrice di luce
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Eleonora Antonini
Pagine: 182
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
recensione a cura di Jack Aubrey
Amahle è una cacciatrice di luce, una degli immortali (beh più o meno) che viaggia da pianeta a pianeta raccogliendo storie e racconti di vita, scambiandoli con oggetti ancora introvabili nel mondo appena visitato (solitamente più primitivo rispetto alle tecnologie a lei in dotazione).
Amahle nel suo viaggio è sola eccetto per la sua IA e per i ricordi delle persone che colleziona dai pianeti visitati; tuttavia, proprio grazie a questi ultimi, scopre una singolare stranezza.
Col passare del tempo infatti, Amahle si accorge che la vita delle persone dei pianeti da lei visitati non cambi mai, non si evolva mai.
Inoltre, in un ricordo da lei ottenuto, trova un messaggio rivolto proprio a lei la cacciatrice di luce da parte di uno sconosciuto – o almeno da una persona che Amahle non ricorda di ricordare.
Così parte la storia de La cacciatrice di Luce tra inganni, menzogne e finti protettori.
Gareth L. Powell e Peter F. Hamilton ci regalano un libro fantastico, veloce da leggere e affascinante.
Nonostante abbia davvero adorato la storia, devo ammettere che le ambientazioni sono un po’ scarne e ripetitive (astronave-pianeta medievale-pianeta super moderno-ripeti) e che, all’inizio, la trama non sia proprio soppiattante… anzi è un po’ noiosetta (considerando il fatto che Amahle ripete lo schema di scendere su di un pianeta e raccoglie storie di vita).
A conti fatti, in tutto il romanzo ci saranno più o meno quattro personaggi realmente “attivi” (due protagonisti e due IA. Fine).
Nonostante queste pecche però, La cacciatrice di luce è un libro che mi è piaciuto tantissimo, una storia fantastica e coinvolgente.
Sarà perché ormai Gareth L. Powell rientra tra i miei scrittori preferiti o semplicemente perché davvero la storia mi ha appassionato moltissimo, ma io consiglio caldamente.
