Titolo originale: Aristotle and Dante discover the secrets of the universe
Autore: Benjamin Alire Sáenz
Genere: Formazione/YA
Anno di pubblicazione: 2012
Titolo in Italia: Aristotle e Dante scoprono i segreti dell’universo
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Marta Maria Casetti
Pagine: 393
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
Aristotle ha quindici anni, vive a El Paso con i genitori con i quali il dialogo non sempre è facile (soprattutto con il padre, reduce del Vietnam).
Ha due sorelle (molto più) maggiori (nel senso che vivono fuori casa e hanno già figli) e un fratello, Bernando, che però non può essere nominato (a parte qualche frammentario ricordo, l’unico dato che Ari ha di lui è che si trova in carcere… e che di lui non si parla).
Solitario e bisognoso di risposte, Ari passa l’estate a bordo piscina… fino a quando non incontra Dante, ragazzo solare e ottimista, che si offre di insegnargli a nuotare.
Inizierà così la loro amicizia che li porterà a crescere insieme e a scoprire loro stessi.
Era da un po’ che puntavo Aristotle e Dante scoprono i segreti dell’universo e, complice questa nuova edizione, ho finalmente avuto la mia occasione.
La storia segue il punto di vista di Aristotle – è lui il nostro narratore – ed è scorrevole e davvero veloce da leggere (in un pomeriggio si legge tutto agilmente complici anche i capitoli brevi).
Tutto sommato il racconto è piacevole e diretto, ma in certi passaggi ho avuto la sensazione che si ricercasse più la frase/situazione ad effetto che non prestare realmente attenzione al coinvolgimento del lettore.
La sensazione di “disagio da crescita”, la ricerca – e la scoperta – di sé, il rapporto con i genitori e in generale con gli altri, le prime esperienze, il primo amore: c’è tutto quello di cui un romanzo di formazione avrebbe bisogno ma in certi passaggi ho avuto l’impressione che si faticasse a scendere un pochetto di più in profondità (anche se ho apprezzato molto che i personaggi LGBT non venissero incasellati nel solito antipatico stereotipo della “macchietta comica”, finalmente!).
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