Noi

noi

Titolo originale: Mbt
Autore: Evgenij Ivanovič Zamjatin
Genere: Distopico
Anno di pubblicazione: 1921
Titolo in Italia: Noi
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Alessandro Ciffariello
Pagine: 296

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

recensione a cura di Jack Aubrey

Stato Unico, XXVI secolo; “Il Benefattore” è l’entità che governa questo stato e che ogni anno viene immancabilmente rieletto con un voto sempre unanime.

Gli abitanti vivono in case di vetro così da facilitare il lavoro dei “custodi” nel loro compito di sorveglianza.

Tutti gli abitanti hanno perso la propria individualità come il proprio nome; infatti vengono nominati e interpellati attraverso le matricole e indossano tutti un abbigliamento uguale detto “Unif”.

Le ore personali nel giorno sono due durante le quali le tende, nelle case di vetro, possono essere abbassate.

Teoricamente la matricola può usare queste ore per i suoi pensieri in libertà, ma un simile atteggiamento è fortemente sconsigliato dalla stato e dal Benefattore stesso.

Il tempo personale allora può essere impiegato per incontri con le altre matricole di sesso opposto ma solo se precedentemente dichiarati (e quindi autorizzati d)allo stato attraverso la cosiddetta cedola rosa.

D-503 è il costruttore de “l’Integrale”, la nave che presto verrà lanciata nel cosmo per portare la pace (ovviamente la pace dello stato Unico) a tutte le civiltà.

Durante la costruzione però, D-503 vedrà con i suoi occhi e capirà che l’Eden in cui vive non è forse così perfetto e da strenuo sostenitore del governo inizierà a sviluppare un pensiero autonomo.

Tra pedinamenti, tensioni e amori, riuscirà D-503 a completare “l’Integrale” consentendo così allo Stato Unico di estendere i propri confini nello spazio o scoprirà una nuova via dove la libertà e la felicità contano più della sicurezza sotto a un controllo totale?

Per i cento anni di Noi (scritto tra il 1919 e il 1921 e pubblicato per la prima volta nel 1924 in lingua inglese; per l’Unione Sovietica dovremo aspettare il 1988), Fanucci Editore ci presenta un libro non troppo noto in Italia, ma che sicuramente ha fatto, sta facendo e farà scalpore.

Noi ha già molti fan tra cui anche George Orwell, da cui trasse ispirazione per uno dei suoi romanzi più belli “1984” (se non lo avete letto troverete qui la recensione del volume che raccoglie oltre a 1984 anche altre sue opere famose).

La trama è bellissima nel suo modo di essere orribile; inoltre è, per certi aspetti, quasi profetica poiché immagina una società con una profonda evoluzione tecnologica e sociale quando ancora non erano presenti né televisioni né cellulari.

I personaggi, per quanto privi di individualità, sono perfettamente caratterizzati divisi tra amori e paura, ostaggi di un mondo in cui una sola parola al momento o alla persona sbagliata potrebbe significare anche la morte.

L’ambientazione è specifica, analitica; niente è lasciato all’immaginazione per quanto riguarda l’interno controllato dello “stato Unico”, ma basta uscire dallo spazio dello stato e tutto diventa più vivo, caotico e fantastico.

Comunque in questo stupendo romanzo c’è un unica pecca: la lentezza, che se da un lato è importante per conoscere più a fondo il nostro protagonista, dall’altro rende un po’ noiosa la lettura di certe parti.

In conclusione tutti gli amanti di Orwell ameranno Noi di Evgenij Ivanovič Zamjatin, ma per chi non avesse ancora potuto leggere Orwell, Evgenij Ivanovič Zamjatin vi porterà in un mondo fantasticamente disturbante.

Scopri tutte le mie letture di giugno (compresa questa 😉) nel riepilogo mensile sul canale YouTube – e non dimenticare di iscriverti!

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