Indomabile

indomabile

Titolo originale: Die Wahnsinnige
Autrice: Alexa Henning von Lange
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2020
Titolo in Italia: Indomabile
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Roberta Zuppet
Pagine: 269

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Figlia di Isabella I la Cattolica, Giovanna è decisamente indomabile – se non addirittura pazza: rifiuta le preghiere, deride il confessore, digiuna e sostiene di essere prigioniera dei propri genitori nella fortezza di Medina del Campo.

E in effetti ha ragione lei.

Dopo che, assieme al marito, si è presentata a Toledo per ricevere il titolo di principessa delle Asturie (tradizionalmente dato all’erede di Castiglia) e dopo che il marito e parte della corte sono rientrati nei Paesi Bassi, Giovanna è bloccata dai suoi stessi genitori che pretendono che l’ultimo dei nipoti, Ferdinando (nato durante questo viaggio), resti in Spagna.

Il romanzo inizia così in medias res e segue, in realtà, una finestra temporale abbastanza limitata: dalle nozze con Filippo d’Asburgo detto “il Bello” nel 1496 fino alla morte di quest’ultimo nel 1506 (momento che segna anche la sua incoronazione, poco prima, come re di Castiglia more uxorio – la vera erede era Giovanna).

Il dramma di Giovanna arriva al suo triste epilogo da questo momento (passerà infatti gli altri quarantasei anni di vita prigioniera prima del padre e poi del figlio), ma il libro si ferma prima e al lettore in realtà non è dato conoscere questa fine silenziosa all’interno della narrazione.

Indomabile è un romanzo che riporta un interessante miniatura della figura di questa donna “Loca” presa tra due fuochi, isolata, sola e impossibilitata a difendersi.

Alla fine è certo che chiunque, incastrato in un gioco di potere impossibile da bloccare e decisamente castrante, sarebbe stato etichettato come “pazzo“.

La sensazione però – che ho avuto io leggendo – è che sia appunto questo: una miniatura.

Si avverte che sotto ci sarebbe altro, molto altro ancora (e non mi riferisco solo alla vicende storiche) ma sembra quasi che l’autrice abbia paura di approfondire troppo i personaggi o le situazioni.

Affronta sì i dubbi e il senso di impotenza di questa sovrana vittima del potere e delle macchinazioni altrui ma sembra restare sempre troppo in superficie facendo ruotare la narrazione attorno a pochi eventi non sempre delineandoli pienamente.

È un libro che si legge molto velocemente ma che nel compresso sembra manca di qualcosina.

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