Il banditore

il banditore

Titolo originale: The auctioneer
Autrice: Joan Samson
Genere: Gotico
Anno di pubblicazione: 1975
Titolo in Italia: Il banditore
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Christian Pastore
Pagine: 285

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Nella tranquillissima comunità agricola di Harlowe, New Hampshire, è appena arrivato un carismatico individuo: Perly Dunsmore.

Aiutato inizialmente dalla buona volontà dello sceriffo, inizia a sollecitare donazioni per una serie di aste il cui ricavato andrà a supportare e rimpolpare le scassate finanze cittadine.

L’idea piace alla comunità (liberarsi di qualcosa per loro diventato inutile e aiutare così tutta Harlowe), ma ben presto tutto scivola verso una china molto pericolosa: chi non “dona” viene infatti colpito da misteriosi – e tragici – “incidenti”.

L’ombra del banditore si estende così su tutta la città; fuggire da questa morsa sempre più stringente sembra impossibile…

Il banditore è l’unico romanzo di Joan Samson, prematuramente scomparsa, arrivato per la prima volta in Italia a quasi cinquant’anni dall’edizione originale (e con cui Sperling & Kupfer inaugura la sua nuova collana Macabre); una storia apprezzata anche da Stephen King e considerata un classico del brivido della letteratura americana.

Seguiremo la vicenda dal punto di vista della famiglia Moore, ritratto non solo della gente semplice che vive di quel poco che riesce a produrre autonomamente ma anche di un’America rurale ancora slegata dalla frenesia moderna.

Il primo scontro è proprio qui con una modernità che investe portando sì benefici, ma anche costringendo all’abbandono di abitudini e valori tradizionali (o soccombi o segui la corrente).

E l’abbandono non è solo questo scontro con i “tempi nuovi” che incalzano, ma anche con le istituzioni – locali e non – e la protezione e il supporto che queste riescono (o meno in questo caso) a dare ai propri cittadini.

Per questi elementi si tratta di un romanzo molto moderno, più gotico e quasi di denuncia sociale che non paranormale.

Vorrei qui fare in proposito una piccola precisazione: il riferimento alle anime da vendere (o da perdere) fatto in copertina mi aveva erroneamente fatto pensare che, all’interno della storia, comparissero elementi paranormal; cosa che non è.

Difatti, come scrivevo poco sopra, inserirei questo romanzo più nel genere gotico in cui, alla fine, la frenesia collettiva porta a conseguenze drammatiche (in questo mi ha un po’ ricordato “Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson).

Scopri tutte le mie letture di ottobre (compresa questa 😉) nel riepilogo mensile sul canale YouTube – e non dimenticare di iscriverti!

error: Attenzione! Questo contenuto è protetto!
Wordpress Copy paste blocker plugin powered by http://jaspreetchahal.org