L’uomo di Philadelphia

l'uomo di philadelphia

Titolo: The Philadelphian
Autore: Richard Powell
Genere: Saga familiare
Anno di pubblicazione: 1956
Titolo in Italia: L’uomo di Philadelphia
Anno di pubblicazione ITA: 2021 (nuova edizione)
Traduzione di: Raoul Soderini
Pagine: 559

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Oramai lo sappiamo tutti: ho un puntino allentato per le saghe familiari e, quando mi è stato proposta questa lettura, non potevo dire no XD

Storia familiare, ma anche ritratto americano, L’uomo di Philadelphia nasce dopo venticinque anni di lavoro del suo autore, Richard Powell (noto anche per la trasposizione cinematografica di alcuni suoi romanzi e racconti quali Il dittatore dello stato libero di Bananas ad opera di Woody Allen, riadattamento di un racconto di Powell).

La storia coinvolge tre generazioni di donne: la prima, Margaret O’Donnel, immigrata irlandese, sbarca a Philadelphia nella primavera del 1857.

Seguono Mary e Kate e, infine, la quarta generazione: Antony (aka Tony).

Tra pregiudizi, difficoltà economiche, una certa dose di sfortuna, scontri e scalate sociali (anche negli Stati Uniti dell’american dream, non a tutti è concesso di sognare allo stesso modo) le generazioni si passeranno il testimone verso un unico obiettivo: migliorare la propria condizione sociale, dimostrando al mondo (o meglio alla “Philadelphia bene”) che il duro lavoro e la determinazione possono fare miracoli sfidando preconcetti e bigottismi di “casta”.

L’uomo di Philadelphia è stata una lettura decisamente avvolgente non solo per i personaggi forti e determinati – non esenti ovviamente da qualche umana caduta di stile – ma anche per l’attenzione dettagliata e mai pedante di un ambiente sociale fatto di prevaricazioni e ipocrisie (= puoi sognare quanto ti pare, ma guai a te se provi a scavallare il ruolo che la società ti ha affibbiato).

Da saga familiare poi si passa molto abilmente nella parte finale a una sorta di “legal drama” che porrà il protagonista – e noi con lui – di fronte a una serie di interrogativi legati al restare fedeli a se stessi e ai propri ideali oppure assecondare i movimenti come un acefalo ingranaggio del sistema (e be’, anche qui già sai che sono argomenti che mi affascinano molto).

Insomma una lettura coinvolgente, un ritratto sociale importante e personaggi tratteggiati in maniera vivida.

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