No, no, tranquillo/a non sono impazzita… Non ancora almeno. E quello che è scritto nel titolo è vero: il libro può essere piantato una volta letto.
La geniale idea è di una casa editrice argentina [pequenoeditor], la quale nel suo sito dichiara (scusate la traduzione, ma l’ho un po’ rabberciata con Google Traduttore e, non essendo molto convinta del risultato finale, vi lascio anche il testo in lingua originale):
Todo lo que leemos forma parte de nuestra biblioteca mental y de lo que somos como personas. Por eso la lectura arraiga en nosotros y nos transforma: nos hace crecer y cambiar. El libro árbol es un libro que se planta y que forma parte de una acción que ha diseñado pequeño editor para animar a la lectura y al cuidado del medio ambiente.
Tutto ciò che si legge fa parte di una biblioteca mentale e di ciò che siamo come persone. Per questo, la lettura si radica in noi e ci trasforma: cresciamo e cambiamo. Il libro albero è un libro che va piantato e che forma parte di un’azione pensata per incoraggiare i più piccoli a leggere e al rispetto e alla tutela dell’ambiente.
Il libro per bambini (“Mi papá estuvo en la selva“) è realizzato con inchiostri e carta particolari (nella carta, ad esempio, sono stati inseriti dei semi e gli inchiostri sono biodegradabili) e con altro materiale ricco delle sostanze necessarie per stimolare la crescita dell’alberello, una volta piantato il libro.
Chissà che questa idea non prenda piede. Spero che si diffonda ovunque! L’idea di rinunciare ad un libro per infilarlo sotto terra mi rattrista, ma il pensiero che da esso nascerà un albero è meraviglioso.
Che idea magnifica! È come far tornare il libro a essere l’albero che si sacrificò per farci leggere quelle storie! Mi piace davvero tanto!!!
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