Storia di una ladra di libri recensione

Storia di una ladra di libriTitolo originale: The book thief
Anno di pubblicazione: 2005
Autore: Markus Zusak
Genere: Romanzo
Titolo in Italia: La ragazza che salvava i libri/Storia di una ladra di libri
Anno di pubblicazione in ITA: 2007

Ho da poco finito di leggere questo libro, ma, sembrerà strano, non saprei dire se l’ho apprezzato o no.

L’approccio non è stato dei più semplici, tanto che ero tentata di rinunciare: ho dovuto leggere quasi 200 pagine prima di convincermi che poteva valer la pena continuare.

La mia difficoltà iniziale era tutta (o in buona parte) causata da due fattori.

I DUE FATTORI DI DIFFICOLTA’
1. Non riuscivo bene a capire a chi appartenesse la voce narrante (almeno nelle prime pagine) e, dopo averlo capito, mi è sembrata una trovata un po’ infantile;
2. Questi maledetti paragrafini che spezzano troppo la narrazione e rendono più difficoltosa la lettura.

Sì, perchè, anche se è sicuramente un’idea nuova, io l’ho trovata un po’ controproducente.

Quello che ho fatto sopra è un esempio; i paragrafi all’interno del libro possono servire per degli elenchi puntati, per spiegare o tradurre dei vocaboli tedeschi, per introdurre un personaggio o tratteggiarne la descrizione.

Però, ecco, non vorrei sembrare saccente, ma, secondo me, uno scrittore è tale anche perchè riesce a giocare con le parole senza bisogno di elenchi puntati.

Inoltre, ma forse la colpa è imputabile esclusivamente a me e alla mia difficoltà nel leggere quasi 2/5 del libro, alcune parti (si tratta di frasi o paragrafi più o meno ampi) non sono chiare; nel senso che ho dovuto rileggere un paio di volte prima di capire quello che stava realmente accadendo o chi stesse agendo o pensando in quel momento.

Comunque, a parte queste mie personalissime opinioni, “Storia di una ladra di libri” racconta la storia della piccola Liesel, di come la madre decida di darla in adozione alla famiglia Hubermann e della tragica fine del fratellino durante il viaggio (non preoccupatevi, niente spoilers: si tratta delle prime tre o quattro pagine del libro). La storia si dipana in una Germania nazista, lungo una strada, in particolare: la Himmelstrasse (trad. strada del paradiso), dove trovano luogo la nuova casa di Liesel, i suoi nuovi amici, le dinamiche tra i vicini di quartiere e le marce degli ebrei verso i campi di concentramento.

Come ho scritto all’inizio del post, non saprei se consigliare la lettura questo libro.

Insomma, la letteratura è ricca di libri che trattano dello stesso periodo storico e sono dei veri e propri capolavori… “Storia di una ladra di libri” è una lettura piacevole, da certi punti di vista, interessante, ma ho come la brutta sensazione che si sia semplicemente cercato di fare l’occhiolino a questo genere molto importante, senza arrivare a coglierne in profondità la vera essenza.


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