Nel Nome di Dio. Le Cronache dell’Inquisitore

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Titolo: Nel Nome di Dio. Le Cronache dell’Inquisitore
Autore: Luigi Panella
Genere: Romanzo Storico
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 391

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

recensione a cura di Jack Aubrey

1249, Egitto. Luigi IX detto “il Santo” accorre alla chiamata della settima crociata per punire gli infedeli e riconquistare Gerusalemme.

In questa cornice di guerra si apre un enigma ipoteticamente catastrofico sull’intero mondo cristiano.

Infatti un documento di epoca romana viene trovato dagli infedeli; un documento talmente importante che giocatori importanti vengono schierati; un documento capace di rafforzare o distruggere per sempre il mondo cristiano.

Yves di Breton fa parte di uno dei quattro schieramenti in gioco… uno dei più temuti di sempre: gli Inquisitori.

Yves dovrà confrontarsi con grandi personaggi e/o con i relativi emissari.

Anche l’Ordine dei Templari è venuto a conoscenza dell’esistenza di questa misteriosa pergamena e ne è profondamente interessato.

Ma non soltanto i “veri” credenti sono alla ricerca della lettera; anche i musulmani e il neo scomunicato imperatore Federico II di Svevia, detto “Stupor Mundi”, è alla ricerca di un’arma contro la chiesa.

In una cornice di sanguinosi scontri, una lotta segreta in cui amici e nemici dovranno comprovare la loro fede e verranno decise le sorti del cristianesimo.

Nel Nome di Dio (assieme a Il Sangue sotto la Neve) inaugura una nuova collana: Historiae Rizzoli in uscita a partire da luglio, dedicata ai romanzi storici.

Primo volume della storia de Le Cronache dell’Inquisizione e anche un buon punto di partenza per un’ottima collana.

Un romanzo storico dove romani, Federico II di Svevia e Templari intrecciano assieme le loro vicende; e chi è che riuscirebbe a resistere a una tale combinazione? Certamente io no!

Nel Nome di Dio inizia come un normale romanzo storico con i combattimenti fra cristiani e musulmani, ma poi evolve in una misto tra spy story e romanzo d’avventura.

L’intreccio forse però è un po’ troppo semplicistico per una spy story: già alle prime apparizioni dei personaggi si capisce cosa faranno e anche tutti gli sviluppi successivi sono facilmente intuibili già dai primi capitoli.

I personaggi sono un po’ bidimensionali, semplici e prevedibili; nessuno riesce a far completa presa sul lettore.

Un discorso simili anche per le ambientazioni, le cui descrizioni – un po’ scarne – non sempre stupiscono il lettore.

Comunque il volume è scorrevole e carino e, nonostante la mancanza di colpi di scena e una certa vena di prevedibilità, è una buona lettura.

Se cerchi una storia intrigante in bilico tra avventura e spy story, Nel Nome di Dio è certamente il romanzo da tener presente.

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