La principessa sposa

la principessa sposa

Titolo originale: The Princess Bride
Autore: William Goldman
Genere: Avventura/Fantasy
Anno di pubblicazione: 1973
Titolo in Italia: La principessa sposa
Anno di pubblicazione ITA: 2019
Traduzione di: Massimiliana Brioschi
Pagine: 509 [nuova edizione con 150 pagine inedite]

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

«Tra tutti i libri del mondo questo è il mio preferito,
anche se non l’ho mai letto.
»

«Hola. Mi nombre es Iñigo Montoya. Tu hai ucciso mi padre, preparate a morir.»

C’è uno sceneggiatore alla ricerca disperata di un libro; è sicuro che quel libro farà finalmente appassionare il figlio, viziato e annoiato, alla lettura (così come successe a lui proprio grazie a quella storia) e appianerà anche il loro rapporto (o meglio ne creerà uno perché padre e figlio non sono molto in sintonia).

Il libro sembra introvabile e, quando alla fine riesce a mettere le mani su di una copia, c’è qualcosa che non torna: si rende, infatti, conto che quella che il padre gli leggeva era una versione edulcorata da cui numerosi capitoli erano stati tagliati dal saggio genitore per rendere la lettura più snella e accattivante.

Così lo sceneggiatore prende una decisione importante, una che gli cambierà la vita: scrivere la riduzione de “La principessa sposadi S. Morgenstern, il Florinese più famoso del mondo! 

Breve premessa d’obbligo prima di iniziare: non so quante volte ho visto “La storia fantastica” (ovvero il film sceneggiato dalla stesso Goldman tratto dal libro) ed ero – sono?! – innamorata alla follia di Westley.

Va da sé quindi che non potevo non amare il libro.

La storia è irriverente, a tratti nonsense, un po’ squinternata forse ma ho adorato leggerla.

Ovviamente la versione “originale” di Morgenstern non esiste; William Goldman si nasconde dietro il suo alter ego letterario a letto con la polmonite o in viaggio verso il regno di Florin (Francia), dove la storia medievaleggiante è ambientata.

Quindi il piano narrativo è doppio: da una parte c’è la storia del narratore (i suoi commenti, i suoi riassunti e le sue espunzioni); dall’altra ci sono Westley, Buttercup, Inigo, Fezzik, il principe Hupperdinck, Max Miracolo etc.

E sì Westley è onnipotente, Buttercup è davvero un’insopportabile palla al piede, altri personaggi sono davvero assurdi ma la storia è coinvolgente, intrigante: amore, tradimenti, duelli, amicizia, piani intricanti, miracoli e macchine succhia-vita.

E poco importa se l’amore è, soprattutto all’inizio, un po’ confuso o i tradimenti sono abbastanza evidenti; l’amicizia è vera, i duelli sono strepitosi, il miracolo non potrebbe essere più simpatico.

Ok, la smetto di decantare questa storia (un favoloso mix di avventura e commedia, con un pizzico di fantasy) e ti lascio con un piccolo dettaglio tecnico: in questa nuova edizione ci sono 150 pagine extra (introduzioni scritte dall’autore, prefazioni e il sequel incompiuto “Buttercup’s baby“).

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