Un misterioso incidente recensione

Titolo: Richardson’s first case
Autore: Basil Thomson
Genere: Giallo
Anno di pubblicazione: 2017
Titolo in Italia: Un misterioso incidente
Anno di pubblicazione ITA: 2017
Trad. di: Lorenza Gambini

– Ho ricevuto una copia di questo libro in cambio di un’onesta recensione –

P.C. Richardon è un semplice poliziotto da poco nella divisione ‘D’, sporco di fango e mézzo di pioggia, in servizio su Baker Street.

Sebbene sia entrato da poco in polizia, le sue ambizioni sono già alte: entrare nel Dipartimento Investigativo Criminale dove il vitto è più scarso, le ore più lunghe… ma il lavoro sicuramente più vario e interessante.

Insomma, Richardson è immerso in questi pensieri, quando assiste a un incidente stradale: un uomo, sbucato dal nulla, si getta in strada e l’autista dell’auto non può far nulla per evitare l’impatto.

In questa tragedia, però, si nasconde qualcosa di strano. Poche ore dopo, infatti, la moglie – anzi ex moglie – dell’uomo viene ritrovata strangola nel negozio d’antiquariato del marito.

Il negozio è chiuso con l’unica chiave esistente – quella dell’uomo; non ritrovata però sul cadavere di quest’ultimo; inoltre, la donna pare essere stata uccisa prima del marito.

Quindi… è stato l’uomo che, in preda ai sensi di colpa per l’omicidio della ex compagnia, si è gettato nel traffico scegliendo la morte? Ma, se così fosse, la chiave del negozio dov’è finita?

Giallo in stile classico quello di Thomson. Si inizia, infatti, con un apparentemente “innocuo” incidente stradale per vedersi poi intricare la vicenda con eredità contese, misteri da svelare, figuri spocchiosi e supponenti.

Una manciata di elementi concorrono a rendere la morte del nostro uomo sospetta fin dall’inizio e, assieme al nostro Richardson, anche noi lettori iniziamo ad avere i primi dubbi (… che l’incidente stradale occorso non sia solo un semplice incidente?).

Tuttavia, Richardson ci abbandona per tutta la prima metà del libro, lasciandoci nelle mani di un pool di colleghi alle prese con scartoffie, scommesse e giornalisti ficcanaso (e, per la cronaca, vedersi sparire così l’intestatario del romanzo, risulta un po’ strano).

Ritornerà solo più tardi, quando i superiori decideranno di metterlo alla prova con il caso (di cui, comunque, si occuperà in maniera marginale).

I colleghi affidatari dell’intrattenimento del lettore (Sir William – capo del Dipartimento Investigativo Criminale, Foster, Beckett e altri) rappresentano la classica figura da poliziotto inglese: un equilibrato mix di fiuto, english aplomb e paziente ricerca e valutazione delle prove.

Sotto questi punti di vista, si avverte chiaramente come l’autore provenga a sua volta da un ambiente poliziesco (Basil Thomson fu, infatti, ufficiale dell’intelligence britannica e di polizia e diresse proprio il Dipartimento Investigativo Criminale) ed è impossibile non avvertire un certo meticoloso realismo nelle indagini e nei passaggi più pratici di un’indagine.

Tolto questo plaudibile elemento di realismo, la trama tuttavia risulta molto lineare: gli elementi sono esposti con precisa asetticità; i colpi di scena introdotti senza troppo clamore.

I personaggi sono essenzialmente una manciata di nomi e stoica presenza “poliziottesca“.

Dalle dimensione di un racconto, Un misterioso incidente è un libretto interessante per comprendere le dinamiche interne a una delle polizie più famose nel mondo nella prima metà del Novecento, ma come romanzo non riesce completamente a colpire l’interesse del lettore.


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