Tenebre e Ossa

tenebre e ossa
Titolo originale:
Shadow and Bone
Autrice: Leigh Bardugo
Genere: Fantasy
Anno di pubblicazione: 2012
Titolo in Italia: Tenebre e Ossa
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Traduzione di: Roberta Verde
Pagine: 240

 – Ho ricevuto una copia di questo libro –

recensione a cura di
Jack Aubrey

Alyna e Malyen sono orfani della guerra e da quando si sono incontrati affrontano tutto insieme.

Arrivati all’età per venire sottoposti agli esaminatori Grisha (addetti alla cernita di ragazze e ragazzi con particolari poteri),  si scopre che nessuno dei ragazzi è compatibile con la “piccola scienza.

Verranno quindi dirottati nell’esercito regolare e ci resteranno finché non affiorerà un particolare potere in uno dei due.

Tuttavia Alina potrebbe essere la salvatrice che romperà la Faglia d’Ombra, una zona creata dal primo oscuro malvagio, che separa il regno in due.

E infatti, durante la sua prima missione, succederà qualcosa che nemmeno lei saprà spiegarsi e i problemi inizieranno a perseguitarla.

Tra bestie oscure, inganni, tradimenti e amori riuscirà Alina a trionfare sul male, mantenendo quel che le è più caro?

Partenza accettabile per il primo libro della trilogia di Tenebre e Ossa, che si distingue subito per l’empatia con la protagonista.

Ma prima parliamo dell’intreccio che purtroppo deficita un po’; le vicende sono prevedibili e già viste, anche se non risultano noiose.

Infatti tutto l’apparato dei maghi Grisha con i loro “amplificatori” ha caratteristiche non molto originali, nonostante i vari vocaboli aggiuntivi che comunque, almeno in un primo momento, non rederanno agile imparare la struttura interna dell’ordine.

Le descrizioni ambientali, nonostante cerchino di essere dettagliate data la varietà di luoghi (si passa da edifici reali a quelli meno nobili; dalla Faglia ad altri regni), non riescono tuttavia a mostrarsi al lettore e difatti tutto risulta un po’ nebuloso (ad esempio, alcuni regni vengono descritti con un solo aggettivo).

La caratterizzazione della protagonista e sopratutto le sue emozioni sono il vero punto cardine del libro.

Sarà infatti quasi immediato per il lettore sentirsi coinvolto da Alina; lo stesso però non può dirsi per gli altri personaggi presenti la cui sorte (bella o brutta che sia) ci lascerà completamente indifferenti.

Detto questo per me il libro riesce a raggiungere quasi la sufficienza, ma credo che leggendo il prossimo capitolo ci saranno ampi margini per un miglioramento che riuscirà a elevare tutta la serie.

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