Tannenfall

Titolo originale: Tannenfall
Autore: Bernhard Hofer
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2018
Titolo in Italia: Tannenfall
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Trad. di: Monica Pesetti Graziosi

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Un anziano e sua moglie.
Una vita trascorsa insieme, una casa, dei figli… e, infine, una malattia che giunge a separarli.

La donna, ormai in punto di morte, esprime il desiderio di poter dare un ultimo sguardo a un luogo del cuore: Tannenfall.
E Viktor, superati i dubbi, decide infine di accontentarla.

Ma là le cose non andranno come previsto e tutto si trasformerà nella ricerca di un uomo, nella sua vendetta, nella sua caccia.

Tannenfall è un romanzo molto particolare: onirico, introspettivo, un po’ giallo e un po’ thriller psicologico in cui i confini tra preda e cacciatore sono labili e spesso s’invertono così come Tannenfall stesso si trasforma ben presto da paradiso condiviso (con la moglie) a inferno personale.

La caccia a un maestoso cervo assume ben presto i contorni di un atroce e sofferto percorso verso l’acquisizione della consapevolezza da parte di Viktor che si ritroverà ad affrontare il suo passato, le sue scelte (o meglio il suo non scegliere) e il castello di bugie che si è creato nel corso degli anni.

Tuttavia confrontarsi con la verità e le conseguenze delle proprie decisioni è un passaggio decisivo e sconvolgente.

La storia assume ben presto contorni surreali e suggestivi, confondendosi tra visioni e realtà impendendo sia al protagonista senza nome sia al lettore di capire cosa stia accadendo. E questo onestamente mi è pesato molto nella lettura, rendendomela un po’ difficoltosa e pensante.

Ho apprezzato invece il finale inaspettato, ma arriva troppo tardi (per me).

L’idea di base mi è piaciuta molto, ma non sono rimasta molto convinta dal suo svilupparsi.

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