Storia del figlio

storia del figlio

Titolo originale: Histoire du fils
Autrice: Marie Hélène Lafon
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2020
Titolo in Italia: Storia del figlio
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Antonella Conti
Pagine: 159

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Riassumere Storia del figlio non è facile perché partendo dall’inizio ti spoilererei il finale quindi… diciamo che parla di una famiglia e di come quello che accade in una vita può influenzarne anche altre.

Centro della vicenda questo bambino/ragazzo/uomo, André, da tutti adorato tranne che – così sembra almeno – dalla madre che lo ha affidato alle cure e all’amore della sorella e della sua famiglia, ricordandosi di passare a trovare la prole giusto un paio di volte l’anno.

Detto questo devo purtroppo dire di non aver affatto apprezzato Storia del figlio; l’ho trovato, in primo luogo, molto confusionario.

Ogni capitolo è un anno diverso (si inizia, per esempio, nel 1908 poi balziamo avanti negli anni ’50 e poi torniamo di nuovo indietro nel 1923 e avanti così a casaccio).

Tuttavia le pochissime pagine a capitolo e i continui cambi di personaggio non permettono di capire quello che sta accadendo o chi stiamo seguendo.

Quando si riesce un attimo a orientarsi e rabberciare un po’ la storia è già tempo di cambiare anno e protagonisti.

Insomma… sotto certi punti di vista, la cosa è anche un po’ frustrante.

Alla fine sì, il numero totale delle pagine è davvero esiguo ma la storia è così mal organizzata, piena di informazioni gettate alla rinfusa (e che si fa anche fatica a riordinare) e un numero troppo alto di personaggi (che in molti casi sono giusto nomi senza altri riferimenti) che è davvero difficile appassionarsi alla vicenda narrata o alle sofferenze dei personaggi.

Credo che soffermarsi un pocchetino meglio – e più diffusamente – sui personaggi e il loro ruolo avrebbe sicuramente aiutato a capire anche meglio la storia senza provare irritazione per i continui sballottamenti temporali e l’impossibilità di farsi coinvolgere dai personaggi.

Alla fine del tutto si ha comunque modo di riallacciare i fili della questione, ma devo dirne di non aver avuto alcun interesse né per la vicenda né per i personaggi.

Direi che il tutto si può riassumente con un grande mah…

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