Ruth & Alex recensione

recensione Ruth & AlexTitolo originale: Heroic Measures
Anno di pubblicazione: 2009
Autrice: Jill Ciment
Genere: Romanzo
Titolo in Italia: Ruth & Alex
Anno di pubblicazione ITA: 2015

Alex (lui) e Ruth (lei) sono una simpatica coppia di vecchietti. Non hanno figli, ma una cagnetta di nome Dorothy. Hanno un bell’appartamento a Manhattan, ma le scale ormai sono quasi una tortura quotidiana alla loro età (abitano al quinto piano). Così prendono una semplice decisione: cambiare casa. La nuova casa deve avere i seguenti requisiti (in realtà, poveri vecchini, non sono nemmeno così pretenziosi):

  • 1 camera da letto;
  • 1 una stanza che possa fungere da studio per Alex (pittore, noto o meno non è ben precisato);
  • cucina e soggiorno.

Totale 3 stanze= quasi un milione di dollari. Wow. Ovviamente, in questo frangente, devono vendere il loro attuale appartamento. Tuttavia, la sera prima che i compratori arrivino per la classica opera di “ficcanasamento” dell’appartamento, la loro cagnolina si sente male. Ha una paralisi che le impedisce improvvisamente di muovere le gambe posteriori. Corsa alla clinica.
The end.

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257 pagine di elucubrazioni sul prezzo a cui vendere e quello cui acquistare e brevi frammenti della cagnetta pre e post operazione. Ah! Non dimentichiamo la parentesi con il terrorista musulmano (che non può mai mancare) che tiene sotto scacco la città di New York per il weekend.

Ok, partiamo dal presupposto che mi sono fatta fregare alla grande. Ho visto il trailer del film, ho visto gli attori, ho visto una parvenza di reminiscenza storiche sulle battaglie con il razzismo e ho pensato: «Meglio il libro sicuramente!»

Ahi!!
Errore. Grossolano.

Premetto: da nessuna parte è scritto che Alex sia di colore (a meno che non ci sia qualche slang impossibile da rendere nella traduzione italiana). Quindi, se aspetti una parte dedicata alle lotte anti-razzisti (come, invece, sembra presagire il film), scordatele (e non cadere nel mio stesso errore). Solo un vago accenno al fatto che i due erano degli attivisti e sono stati fermati dalla polizia per qualche manifestazione o opera di volantinaggio. Fine.

La storia è lineare, per carità: racconta le tre giornate e mezzo (da venerdì a lunedì mattina) in cui Alex e Ruth mettono in vendita la casa e “fregano” i venditori di quella che sarà il loro nuovo appartamento (ah, scusate lo spoiler, ovviamente lieto fine dei più scontati). Accanto a questa preoccupazione, quella per la canina in clinica.

… Ah, e mi scordo sempre il terrorista che blocca il traffico cittadino facendo sbandare una cisterna di benzina sotto un ponte. Ti assicuro: niente di più inutile. Riferimento scadente e, sotto certi punti di vista, generalizzato e scontato… quasi offensivo.
Possiamo definire tutto questo una storia, una trama? Ti dirò: io non prendo la responsabilità.

Linguaggio estremamente semplice e scarno. Si legge in meno di una giornata.

Descrizioni? Mmm…

Personaggi? Mmmmmmmm…

All’inizio fanno quasi tenerezza Ruth e Alex. Sono così dolci, così carini. Il loro amore per la cagnetta è qualcosa di veramente tenero. Ma, col passare della “vicenda”, la questione si fa quasi patetica, terribilmente sciocca.

Insomma, sicuramente poteva essere riservato uno svolgimento migliore alla “storia” (in verità, sarebbe stato sufficiente che ci fosse una storia da leggere), una maggior cura per i personaggi e un minor slittamento nei luoghi comuni e nei preconcetti.

valutazione alex & ruth


 

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