Titolo originale: Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy
Autrice: Louisa May Alcott
Genere: Romanza
Anno di pubblicazione: 1868-1869
Titolo in Italia: Piccole donne
Anno di pubblicazione ITA: 2019
Trad. di: Chiara Spallino Rocca e Luca Lamberti
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
Piccola confessione prima di cominciare: non ho mai letto prima Piccole donne né mai visto un adattamento cinematografico.
Sapevo che c’erano queste tre/quattro sorelle (Jo, Beth e qualcun’altra… ? ?) e sapevo che era considerato un indiscusso classico di formazione.
Quindi è con occhi del tutto nuovi che ho iniziato questa bella edizione Oscar Draghi, nella quale sono raccolti tutti i romanzi della serie Piccole donne (Piccole donne; Piccole donne crescono; Piccoli uomini; I ragazzi di Jo).
Oltre al romanzo di formazione, questa serie di mini-episodi si prefigge anche un forte intento pedagogico (non a caso la Alcott era insegnante).
E – per carità – “pecca” sicuramente per essere comunque un romanzo ottocentesco (guai, quindi, alla piccola donna che poi non intraprende il cammino di brava massaia e madre orgogliosa), ma regala comunque una serie d’insegnamenti validi ancora oggi (la comprensione per l’altro, ad esempio; ma anche l’ergersi davanti alle ingiustizie; essere più che apparire etc.).
Personaggio di punta nonché spirito ribelle amante dei libri (che, però, alla fine dovrà comunque venire a patti con la realtà) Jo(sephine) March con la quale, direi, che è impossibile non solidarizzare e non immedesimarsi.
E poi c’è la materna e dolce Meg; la compassata Beth e la (almeno all’inizio) antipatichina e bravina-solo-lei Amy.
Ma ovviamente non ci sono solo loro, ma genitori, amici e vicini che compongono un realistico ritratto quotidiano (e tante aspettative per il futuro).
Se in Piccole donne culla la dolce quotidianità fatta di piccole battaglie e piccole conquiste, in Piccole donne crescono il clima è diverso, forse più amaro: perché si cresce… e crescendo si deve venire tutti a patti con la realtà e le difficili scelte e prove che questa ci impone.
Perché, ovviamente, ogni cammino intrapreso ne preclude un altro e chissà se quello scelto sia poi alla fine anche quello migliore.
Piccoli uomini e I ragazzi di Jo prosegue con le vicende familiari, ma con una portata affettiva e un coinvolgimento – almeno per me – inferiore rispetto alla parte principale della saga.
Indubbiamente, però, il romanzo perfetto per il periodo natalizio!