Olga di carta. Misteriosa recensione

Titolo: Misteriosa Misteriosa
Autrice: Elisabetta Gnone
Illustrazioni di: Linda Toigo
Genere: Bambini/Ragazzi
Anno di pubblicazione: 2018
Età di lettura consigliata: 8+

Preceduto da: 
– Il viaggio straordinario
Jum fatto di buio

– Ho ricevuto una copia di questo libro in cambio di un’onesta recensione –

«Sai cos’è la fantasia, Valdo? È quando immagini un mondo che non c’è. Ora, chiudi gli occhi e prova a immaginare vespe grandi come polli, zanzare grandi come falchi e… Aspetta, non scappare, ti ho detto che è solo fantasia, non è pericolosa, se sai riconoscerla

Olga ha una nuova storia. Parla di una bambina dai vestiti così grandi che vi sembra persa dentro. Parla di una bambina capace di “saltare” nei disegni, nei quadri e nelle illustrazioni; capace di trasformarsi in un puntino o di scivolare in una cascata senza bagnarsi. Misteriosa

Il paesino di Balicò è già in fermento e tutti sono in cerca di Olga e della sua combriccola di amici per ascoltare un pezzetto della storia.

Amo Elisabetta Gnone da quando il primo volume di W.I.T.C.H. fu disponibile in edicola. Ricordo che l’arrivo di una nuova storia era un evento così atteso da trasformarci – me e le mie amiche – in fameliche lettrici assetate di vignette (e dei gadget in regalo) cui seguiva la classica domanda rivolta alle (poche) ritardatarie: “Come?! Non l’hai ancora letto?“.

Ho ritrovato l’autrice solo in età più adulta, ma quel misto di aspettativa e tensione non mi ha ancora abbandonato. E l’arrivo di un nuovo capitolo delle avventure di Olga mi ha trasformato in un abitante di Balicò con un unico chiodo fisso: di cosa parlerà, questa volta, la storia di Olga?

Be’, dopo Il viaggio straordinario e Jum fatto di buio, questo nuovo racconto di Olga parla di crescita e di fantasia; di diventare adulti restando un po’ bambini; di continuare a camminare nonostante la paura; di sognare il mondo, ma imparare a viverlo.

Perché crescere è difficile, fa paura… ma è un momento che va affrontato.

Perché non c’è vergogna nel saltare, di quando in quando, nella fantasia (non si tratta di un’azione esclusiva dei più piccoli), ma è necessario imparare a farlo con attenzione perché ciò non diventi una via di fuga, un nascondersi dai problemi, dagli impegni, dai doveri, dalle paure.

Perché è necessario imparare a superare e affrontare ogni ostacolo e ogni difficoltà con responsabilità.

Perché è fondamentale conoscere i limiti e i confini della realtà, ma questo non deve impedirci di godere dei piccoli momenti, di ridere di piccole gioie e di migliorarci costantemente.

Così la storia raccontata da Olga si mescola con la sua avventura personale e l’intreccio che si crea rende i due piani del libro complementari. I paper cut di Linda Toigo non fanno altro che valorizzare questo incontro tra realtà e fantasia giocando con i profili dei personaggi.

Alla fine, si tratta di un libro di formazione dedicato ai più piccoli (e chi vi si avvicina con qualche annetto in più deve tenerlo presente), ma apprezzabile da ogni età: i più piccoli possono ricavarne sinceri incoraggiamenti e utili insegnamenti, perché «per diventare splendidi adulti occorre restare un po’ bambini»; i più grandicelli possono sperare di riscoprire il mondo con gli occhi pieni di fantasia e speranza dei bambini, reimparando così a vedere colori e possibilità.

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