La vita invisibile di Addie LaRue

La vita invisibile di Addie LaRue
Titolo originale: 
The Invisible Life of Addie LaRue
Autrice: V.E. Schwab
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione:
Titolo in Italia: La vita invisibile di Addie LaRue
Anno di pubblicazione ITA: 2020
Traduzione di: Marina Calvaresi
Pagine: 492

 – Ho ricevuto una copia di questo libro –

Sfuggire a scelte imposte, essere libera, avere la possibilità di rifiutare una vita monotona.

Questo è quello che desidera Adeline – Addie – LaRue, ma… bisogna fare molta attenzione a quello che si desidera perché potrebbe avverarsi!

E così Addie sceglie l’immortalità e una vita libera senza vincoli, ma riceve una condanna: l’indipendenza acquisita la rilegherà in un’esistenza di solitudine.

Il suo destino è quello di aggirarsi come un’ombra, di non poter essere ricordata da nessuno, di non poter trattenere nulla.

Le scivoleranno addosso legami, rivoluzioni, guerre, amori… per ben tre secoli Addie sarà solo un fantasma fino a quando, in una piccola libreria sperduta di New York, qualcuno non pronuncerà le parole che lei tanto aspettava: «Io mi ricordo».

Al solito, la Schwab regala trame intriganti: un patto che è una damnatio memoriae.

Lo confesso: questa idea mi ha fatto davvero impazzire… semplice e geniale (e terribile) allo stesso tempo.

Addie poi è una protagonista di un certo spessore, con una volontà incontrollabile e tanta tanta pazienza.
(Diciamo anche che, però, di personaggio c’è praticamente solo lei)

Ciò che, tuttavia, non mi ha convinta del tutto è stato lo svolgimento.

Lo ripeto l’idea di base mi è piaciuta, ma quasi 500 pagine mi sono sembrate davvero eccessive per raccontare quello che poi di fatto avviene. La sensazione che ho avuto è stata quella di una storia, con delle ottime potenzialità, che però si trascina ostinatamente giusto per allungare il brodo.

Addie si muove attraverso i secoli ma la mancanza di coinvolgimento descrittivo (ci sono dei riferimenti per carità, ma si resta sempre molto in superficie) mi è un po’ pesato.

Immagino comunque che questa sia una scelta in parte dovuta un po’ al fatto che Addie non può davvero partecipare alla vita e in parte perché nessuno sa davvero di vivere la storia mentre questa sta accadendo (ma non credo che fosse questo l’effetto ricercato dalla Schwab).

Non mi resta che dire quindi… non pregare gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.

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