In occasione della Giornata della Memoria, Codice edizioni pubblica il romanzo-memoir di Livio Milanesio basato sulla vera storia del padre, Dino, e della sua prigionia in un campo di prigionia: La verità che ricordavo.
La fine della Seconda guerra mondiale è nell’aria, ma nella campagna piemontese il vecchio Benito Sereno spera che duri ancora quel tanto per intascare una lauta ricompensa, consegnando al regime fascista tre “articoli” interessanti: un partigiano (Genio), un ebreo (suo fratello minore Dino), e una ribelle (Teresa, la madre che li protegge con le unghie e con i denti). Dino viene deportato a Königsbrück e Genio a Chemnitz. Per il più piccolo dei due fratelli comincia una prigionia “dorata” nelle cucine di herr Sachs, che rafforza nel ragazzo l’attitudine a distogliere lo sguardo dall’orrore che lo circonda. Al termine della guerra però Dino ritrova Genio, segnato dalla prigionia a Chemnitz,
e vagando per la Germania distrutta è finalmente obbligato a vedere tutto quello che gli era stato risparmiato: le fosse dei cadaveri a cielo aperto, i morti sventrati dalle bombe, la disumanità, la distruzione, la fame e la miseria.
L’autore
Torinese, classe 1966, autore e regista teatrale in gioventù, Livio Milanesio è passato attraverso il cinema d’animazione per approdare allo storytelling digitale per grandi aziende. Insegna narrazione all’Istituto Europeo di Design e linguaggi digitali alla Scuola Holden. Scrive per testate italiane e estere di vario genere. Hobby: crescere
tre figlie.
Titolo: La verità che ricordavo
Autore: Livio Milanesio
Genere: Romanzo-memoir
Casa editrice: Codice edizioni
Pagine: 262
Prezzo ed. cartacea: 18,00€
Disponibile dal 25 gennaio 2018!
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