La trama di Elena

la trama di elena

Titolo originale: La trama di Elena
Autrice: Francesca Sensini
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2023
Pagine: 168

– Ho ricevuto una copia di questo libro –

Per lei si è raccontata la più epica delle battaglie; per lei, eroi da ogni dove si sono scontrati in duelli all’ultimo sangue.

Lei è Elena; la donna più amata, la donna più odiata.

La trama di Elena mi ha colpito subito per una serie di motivi: sono fan dei retelling, adoro la mitologia greca ed Elena è un personaggio un po’ borderline che, se raccontata bene, può secondo me regalare davvero molto a un lettore.

Purtroppo però devo ammettere che l’entusiasmo è presto scemato.

Non posso dire che sia un retelling (anche se dalla quarta si legge che Elena sia qui proprio «per offrirci la sua versione dei fatti»); in realtà è una raccolta – fatta in prima persona – dei miti e delle varie versioni circa la figura di Elena.

Quindi vengono, per esempio, riportati entrambi i miti delle sue origini (madre: Leda o Nemesi?) o il dubbio che Ifigenia non fosse in realtà figlia di lei e Teseo etc.

Insomma, per carità, nulla da dire sulla validità delle informazioni riportate, però si crea una strana impressione: diciamo che mi è parso di leggere più un saggio scritto in prima persona che un romanzo (o un retelling nello specifico).

Comunque fraintendimento iniziale a parte (retelling o romanzo non ha importanza se poi la storia che viene raccontata coinvolge), ho trovato il personaggio di Elena tristemente unidimensionale.

Nonostante il racconto sia in prima persona, Elena non racconta davvero nulla di sé: si limita a sciorinare le varie versioni senza alcuna emozione.

Vede Teseo e lo segue; punta il dito contro Menelao indicandolo come suo sposo; si innamora (o forse no) di Paride e, pur consapevole del potenziale danno, decide di andare con lui a Troia… perché? Così…

Non un lamento sul fatto che venga costretta a sposare Deifobo alla morte di Paride; non una recriminazione sulla sua condizione di donne più odiata; non una considerazione personale che illumini il lettore sulle sue motivazioni (che non devono farla apparire come la più santa delle donne eh, basterebbe solo darle dimensione come personaggio).

Ci si limita a riportare qualche considerazione generica sulla condizione della donna… e okay, ma se a raccontare è un personaggio in prima persona mi aspetto qualcosa di più.

Insomma alla fine è un elenco di fatti (di miti) puntuale, ma freddo e distaccato, per nulla accattivante (e anche a volerlo considerare come un saggio onestamente non mi ha colpita).

Inutile dire, quindi, che non mi sono appassionata né ai personaggi né alla storia; il tono con cui questa viene poi raccontata mi è parso molto impostato, per nulla sentito quasi che si dovesse portare a termine un compito accademico e chiuderla lì.

Peccato davvero.

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