Titolo originale: The Mermaid of Black Conch
Autrice: Monique Roffey
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2020
Titolo in Italia: La sirena di Black Conch
Anno di pubblicazione ITA: 2022
Traduzione di: Ada Arduini
Pagine: 234
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
Un giorno succede qualcosa di davvero impensabile: mentre David se ne sta tranquillo sulla sua barca a suonare la chitarra, una sirena emerge dall’acqua.
No, aspetta…
Siamo sicuri? Magari era solo un riflesso, un’onda?
David ne avrà la conferma qualche giorno dopo: è proprio una sirena attirata dalla musica del suo strumento.
I due iniziano una sorta di “amicizia” fatta di musica e silenzi fino a quando alcuni yankees non arrivano a Black Conch per pescare.
E capita purtroppo che all’amo prendano proprio la povera sirena, lasciandola poi appesa al molo per la coda pronti a contare i soldi che la vendita di un esemplare mitologico del genere sicuramente gli frutterà.
Aycayia, questo il nome della sirena, conosce bene la malvagità degli uomini (e delle donne in particolare che, secoli or sono gelose della sua bellezza, la maledissero a diventare un pesce) ed è pronta a tutto pur di tornare al mare.
La sirena di Black Conch è un breve racconto ricco però di significato a partire dal motivo per cui la sirena è diventata tale.
L’invidia è una brutta bestia e può essere tremenda, distruttiva così subdola da non lasciare scampo.
E, a conti fatti, l’umanità non si è poi evoluta molto perché le cattiverie di millenni fa sono esattamente le stesse di oggi.
Così Aycayia, oltre a essere un’innocente vittima della malignità altrui (sempre pronta a incolpare gli altri per le proprie mancanze), rappresenta anche un passato cancellato, dimenticato e impossibile da recuperare.
I toni della vicenda, come scrivevo, sono più affini a quelli di un racconto fiabesco dietro cui è facile leggere numerosi altri significati e messaggi e ruota attorno a una certa alternanza di punti di vista che facilitano la visione globale della storia.
Pur essendo stata una lettura molto piacevole, non so se la consiglierei a tutti: bisogna essere pronti ad accettare una specie di realismo magico nella dinamica dei personaggi e nell’evoluzione della vicenda e a confrontarsi con una visione della sirena che si discosta un po’ da quello che è l’immaginario comune a cui siamo abituati.
