Titolo originale: La femme d’or. La vie miraculeuse de la rein-Pharaon Hatchepsout
Autore: Christian Jacq
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2021
Titolo in Italia: La regina d’oro
Anno di pubblicazione ITA: 2021
Traduzione di: Maddalena Togliani
Pagine: 311
– Ho ricevuto una copia di questo libro –
recensione a cura di Jack Aubrey.
Hatshepsut è figlia del faraone Thutmose I e sposa reale di Thutmose II.
E tuttavia il suo destino non sarà quello di essere una donna accanto al faraone, perché il suo sarà un ruolo centrale… anche se, prima di ottenerlo, dovrà superare nemici, sconti e intrighi.
Il primo di questi è la lotta col figlio di primo letto di Thutmose II, Thutmose III, per la corona di Faraone.
Riuscirà Hatshepsut a conquistare lo stato del fiume Nilo e a compiere la volontà del padre trasformando l’orzo in oro?
La regina d’oro è un buon romanzo, anche se sono presenti alcuni elementi che inficiano un po’ la lettura.
Il personaggio di Hatshepsut è decisamente interessate e intrigante almeno all’inizio del volume, ma col proseguire della storia la regina diventa un essere un po’ piatto e unidirezionale; infatti è votata solo al popolo d’Egitto che è l’unico elemento che le darà dimensione.
I personaggi alleati di Hatshepsut sono ben caratterizzati, coerenti e affascinanti; ma lo stesso non può dirsi purtroppo per gli antagonisti.
Tutti i nemici che sfideranno la regina saranno infatti un po’ macchiette con piani destinati a fallire velocemente e miserabilmente senza, in verità, rappresentare una grande sfida per il nostro faraone.
In un romanzo di azione l’assenza di un “cattivo”, di qualcosa contro cui combattere insomma, si nota enormemente, ma la storia riesce in qualche modo o a smorzare questo.
Il tutto è poi contornato da ambientazioni classiche egizie: il Nilo, sabbia, costruzioni grandiose, ancora sabbia e… il Nilo.
In conclusione La regina d’oro è un buon romanzo, con qualche elementi che a me personalmente non ha fatto impazzire, ma con tanto da offrire.
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